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na cosa che adoro della bella stagione è il picnic. Non fraintendermi, non ho nulla contro i ristoranti eleganti e i camerieri vestiti di tutto punto che ti servono il vino e ti chiedono se tutto è di tuo gradimento. – Manco fossi la regina Elisabetta. Il giorno dopo, il mio gomito è estremamente riposato e la mia autostima assolutamente rinforzata. – Anzi, a dire il vero, per un paio di giorni seguenti, saluto tutti con la mano, che si muove nella tipica mossa della paletta regale. Ma il picnic, però, ha un sapore diverso. Il primo sentore è una nota di libertà: il mondo è il tuo tavolo ed il cielo il tuo soffitto. Le mie bambine sono felici e...