V
ivevamo nella nostra casa ed eravamo sopravvissuti al ‘primo mese insieme sotto lo stesso tetto’. Non era da tutti. Avevamo appianato le nostre divergenze in modo civile e io non avevo rotto neanche un piatto. Dopo aver stabilito i turni di pulizia della casa e aver impartito qualche lezione extra sulla faccenda ‘water-pipì’, tutto sembrava andare alla perfezione. Il caldo agosto era arrivato in città, era tempo di correre al mare. Positano: per la prima volta. I bagagli sono pronti sulla porta, Giaco deve solo caricarli in macchina.
“Amore, ci siamo.”
In quel momento, realizzo che un giorno pronuncerò la stessa frase in un contesto diverso. Mi vedo: sono sul punto di partorire, sono appoggiata allo stipite della porta e sudo come Rocky dopo...