ella serie “Facciamoci del male”: Beverly Hills 90210. Erano giovani, belli, sexy, e noi volevamo essere come loro. Gli schieramenti erano due: quelle che volevano assomigliare a Brenda. Quelle che volevano essere Kelly. Per assomigliare a Brenda dovevi essere bassa, mora e con la frangia. Mettere dei jeans a vita alta con una camicia bianca, un paio di stivaletti – un blazer se faceva freschino – e tenere le braccia conserte. Dovevi guidare una macchina scassata, avere un fratello gemello di nome Brandon – tu pensa la fantasia dei genitori – e Dylan come fidanzato.
Per essere Kelly dovevi essere bionda, vivere in una villa con piscina, avere una bocca a forma di cuore, una BMW cabriolet e un sorriso super sexy. Indossare mini abiti stampa flowers con gli anfibi – che solo chi ha una gamba sottile può permettersi – avere disturbi alimentari, una madre alcolizzata e un ex fidanzato alle calcagna. A conti fatti, era più conveniente essere Brenda: ecco perché c’erano più Brenda che Kelly in giro. Ti bastava andare a scuola per avere una vita sociale intensa. Alla Beverly Hills High School poteva succedere di tutto: diventare dj e fidanzato della figlia del produttore. O il capo redattore di una rivista, o anche solo riuscire a farti notare. E ti serviva solo un armadietto. Durante i cambi d’ora la zona adiacente agli armadietti proliferava di una dose massiccia di testosterone e feromone. L’atmosfera era bollente. Bastava aprire lo sportello e nascondersi dietro di esso per riuscire a tenere d’occhio la preda senza essere scoperti. Poi bam. L’armadietto si chiudeva e Dylan era lì: di fronte a Brenda, pronto a dichiararle il suo amore. Era quello che avevi sempre sperato. I sorrisi sdolcinati su quella Porsche che valeva più di tutto il cast della serie, la complicità con cui quei due si preparavano un panino dopo aver fatto i compiti. Loro erano la coppia perfetta. Lui era perfetto. (E pensare che non ne abbiamo mai avuto uno perché a scuola mancavano gli armadietti). A Beverly Hills non importava se eri una secchiona, se venivi dal Minnesota, se tuo padre era un dentista – oh insomma, nessuno è perfetto! – a Beverly Hills tutti avevano un’occasione perché tutto era un’occasione. Anche se ti chiamavi Stevie.
Il gelato sul divano davanti alla TV, le patatine fritte e l’hamburger al Peach Pit da Nut. I tornei di Beach Volley, il Natale in bikini, la spiaggia dei surfisti, la sfilata di beneficenza, il ballo di fine anno. Uno spettacolo. Uno spettacolo che sarebbe durato per sempre se Brenda non ci avesse piantato: quello fu l’inizio della fine.
Sostituita malamente con una squilibrata di nome Valery. E la triste consapevolezza che senza di lei niente sarebbe più stato lo stesso.
Dovevi fare tesoro di quello che avevi imparato nelle puntate quando c’era ancora Brenda. La dimostrazione che non dovevi essere Miss Mondo per uscire con il più carino della scuola. Lei era una luce di speranza per tutte noi.
Ma Beverly Hills 90210 ci ha dato anche di più: ci ha mostrato un modo di vivere che è rimasto nel cuore di chi è cresciuto con lei, sognando il 90210 di Los Angeles.
Illustrazione: Valeria Terranova