Dal 12 settembre al 20 novembre vi invito a visitare “Carolina mia Carolina“, la mostra allestita presso il Circolo Marras in Via Cola di Rienzo a Milano. Le opere di Carol Rama sono una sorta di rappresentazione dell’oscenità che sceglie il disturbo di un codice, la perturbazione del linguaggio ‘convenzionale’ di un’artista che insiste su immagini e simboli ‘sporchi’, l’irruzione in un codice formale accettato di un elemento che traccia l’evidenza della sua consapevolezza ribelle, laddove si può realizzare la violazione di una gerarchia, di una regola, di ciò che può far vacillare una convenzione. Dopo “Trama doppia” di Alghero del 2006, la mostra personale di Olga Carol Rama interpretata da Antonio Marras, ora è la volta di un nuovo incontro per non volersi perdere di vista, per voler continuare un dialogo nato tanto, tanto, frutto di un’amicizia tra il designer e la pittrice torinese destinata a durare per l’eternità.
From September 12 to November 20, I strongly recommend you to visit “Carolina mia Carolina“, the exhibition held at the Circolo Marras in Via Cola di Rienzo in Milan. Carol Rama’s works of art are the representation of the obscenity that chooses the nuisance of a code, the perturbation of the “conventional” language of an artist insisting on “dirty” images and symbols, the raid of a formal code of an element which traces the evidence of its rebel awareness, where hierarchies and rules can be broken and conventions are faltering. Following the “Trama doppia” exhibition held in Alghero in 2006, Olga Carol Rama’s works interpreted by Antonio Marras meet again as they want to keep sight of each other, they want to continue their mutual dialogue, the result of the friendship between the designer and the Turin-based painter that will last forever.