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Prendete un mazzo di tarocchi e immaginate di pescare da esso solo gli arcani migliori: le stelle, la luna, il sole, il mondo… che si traducono in immortalità, superamento degli ostacoli, armonia, serenità, creatività, energia radiante e coronamento di un sogno. Immaginate poi che gli stessi diventino gli elementi decorativi della Collezione Atelier Versace, proposti su tessuti leggerissimi come dipinti su vetro, visti attraverso gli occhi di Pablo Picasso… Nel suo Periodo Blu, nei toni dell’azzurro e del turchese, nel suo Cubismo Analitico, in quelli dell’ocra e del grigio, per poi passare al suo Periodo Rosa, in cui fucsia e arancione prendono forma e volume. Nei suoi arlecchini, che diventano patch di tessuti, uniti l’uno all’altro, grazie a piccoli esagoni di pelle tagliata a mano e lacci in chiffon di seta. Nel suo Cubismo Sintetico, fatto di incastri e contrasti, in cui micro fibbie decorative in oro rosato legano e uniscono le diverse strisce di tessuto. Tutto prende vita nel suo modo globale di dipingere, in cui lo spazio si satura di materia e non esiste separazione tra un corpo e un altro… in cui doppia seta stampata, sovrapposta a plastica trasparente, viene tagliata in piccole strisce per poi ricostruire il modello sulla figura femminile, un insieme di elementi in silicone, perle e cristalli che crea un gioco di luce e si riflette in delicati toni di colore che sfumano di abito in abito. Questa è la collezione presentata, durante la settimana parigina della Haute Couture, da Donatella Versace all’Hotel Ritz, dove salutò il fratello pochi giorni prima della scomparsa. E come nei quadri di Pablo Picasso quella malinconia che talvolta è temperata, è pur sempre presente, ma non impedisce all’opera di rimanere grande.

Shuffle a pack of tarots and imagine to pick up just the best cards: The stars, the moon, the sun, the world… Which mean immortality, overcoming of obstacles, harmony, Peacefulness, creativity, energy and fulfillment of a dream. Then imagine these tarots as the decorative elements of Atelier Versace collection, Printed on delicate fabrics as if they were painted on glass or Seen through Pablo Picasso’s eyes… In his Blue period, with turquoise and light blue shades, In his Analytic Cubist period, with ochre and grey, And in his Pink period where pink and orange shades merge Thanks to a patchwork of leather hexagons and silk chiffon laces. In the Synthetic Cubist period, made of contrasts and interweaves, Decorative golden studs combine with stripes of precious fabrics. Everything comes to life, there’s no separation between one body and the other… Double printed silk overlapping transparent plastic, an ensemble of silicon, pearl and crystals Creating marvelous, shimmering effects. This is the collection showcased by Donatella Versace during the Paris Haute Couture week at the Hotel Ritz, the same location where her brother Gianni presented his last show before his death. And like Picasso’s painting, these pieces always have a sense of melancholy, sometimes delicate, Sometimes stronger yet making them real works of art.