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Potrei dirvi che le foto sono mie…ma purtroppo no! Anche se sono stata molto vicina ad essere invitata nuovamente, questa volta non era il mio turno, ma ho grandi possibilità per il futuro… almeno così mi hanno detto ;-)… Comunque non sarà certo un invito formale a frenare la mia voglia di commentare “il mondo” che mi rappresenta più di ogni altro! Dopo montagne di ghiaccio, paesaggi che ricordano quelli dopo un’eruzione vulcanica, ora il Grand Palais, luogo “sacro” per la Maison, è virtualmente sott’acqua per presentare la collezione primavera estate 2012. E che dire? Più bianco non si può! Una grotta marina dalla quale escono le modelle, grandi bolle che ricordano la schiuma del mare, conchiglie giganti… tutto rigorosamente white! La sfilata si apre sulle note di “The Drill” di Gui Boratto e anche per la collezione il colore prevalente è il bianco, compaiono poi i colori classici di Chanel, il verde e il rosa, il biglietto da visita in bianco e nero, il tweed e i classici fili di perle sottolineano il punto vita. Tutto brilla, gli abiti hanno applicazioni che ricordano le squame dei pesci, i tessuti tecnici l’effetto luminoso delle conchiglie. Polacchini e sandali hanno un tacco appena accennato, i primi, con punta ultra quadrata, si tingono d’argento o con motivi che ricordano le fantasie di Margherita Missoni, i sandali hanno le sembianze dei capresi a noi tanto cari. Il gran finale non potevo che riservarlo alle borse… Le clutch hanno una chiusura che pare la bocca di un’ostrica, e piccole conchiglie, solitamente souvenir di viaggio, diventano handbag… chissà che non possa udirsi l’infrangersi delle onde…? Ma la mia preferita col mare non azzecca nulla, una borsa in pelle lucida matelassé che ricorda il pacco da patisserie, in cui il nastro è sostituto dalla catena intrecciata più famosa del mondo!