ack to school. Lo dicono tutti, lo scrivono tutti, lo odiano tutti. La pubblicità del marmocchio sorridente che va a comprarsi lo zainetto nuovo è la sola cosa positiva della faccenda, perché l’incubo dell’inizio della scuola non riguarda solo i bambini, ma anche le mamme dell’intero pianeta. Tre mesi di vacanza non sono bastati a farti dimenticare il terrore che si cela dietro l’organizzazione di un anno scolastico. Tutto sta ricominciando da capo.
1. Sveglia ore 6,45 per riprendere conoscenza e soffocare il pianto di sconforto nel cuscino.
2. Ingresso nella camera dei bambini, accensione dell’interruttore della luce e prima chiamata: il nulla. Forte tentazione di spegnere la luce e tornare a dormire.
3. Seconda chiamata. Terza chiamata. “Amore, tesoro. Svegliati passerotto. Cucciolo è ora di alzarti.” Quarta chiamata. “Se ora non ti alzi da quel letto, niente TV per una settimana!”
4. Presa di coscienza da parte del bambino della realizzabile minaccia. Il bimbo si alza e va in bagno. (GOAL!) ⚽️
5. Preparazione della colazione in tempi record – e attuazione di un eventuale piano B che prevede di consumare la brioscina in macchina per mancanza di tempo.
6. Gara di Formula Uno per raggiungere la scuola in orario. – Cercando di evitare possibili posti di blocco seguiti da multe per eccesso di velocità e/o ritiri di patente.
7. Tappa obbligatoria al supermercato. Camminata a passo svelto fino all’entrata, seguita da camminata lentissima carica di tonnellate di borse per raggiungere la macchina parcheggiata a quattro chilometri di distanza. – Volutamente: giusto per motivarti a fare sport, perché il tempo di andare in palestra e in fondo alla lista, preceduto pure dagli impegni del gatto.
8. Riapprovvigionamento delle scorte alimentari, seguito da pensieri dubbiosi – anche di natura esistenziale – sui menù del pranzo e della cena. Pausa di riflessione intensa: “Si va al ristorante.”
9. Corsa disperata verso la scuola – con eventuali risse nel cortile causa insufficienza parcheggi – per evitare di essere l’ultima mamma che prende il bimbo a fine scuola.
10. Clonazione. Necessaria per compiere la missione post scuola: nuoto, canto, tennis, ritmica, equitazione. Praticamente fai sport anche tu per osmosi.
Continui a chiederti come riesci a fare tutto, ma alla fine ci riesci sempre. E senti come un applauso che ti viene da dentro. E un “Brava!” che detto da te vale doppio. Quella soddisfazione nel compiere certi salti mortali è adrenalina allo stato puro. Domani ne avrai bisogno… Back to school!
Illustrazione: Valeria Terranova