Un paio di mesi fa, ho deciso che avrei scritto questo articolo, facendo un bilancio dell’anno passato. Qualcosa è andato bene è qualcos’altro un po’ meno, ma questa è la vita, mi preoccuperei se non fosse così. Ho lasciato per strada un nutrizionista di Auschwitz e l’ho rimpiazzato con un bravo medico che mi ha fatto notare che le cose puoi guardarle da altri punti di vista. Inaspettatamente, ho trovato un grande amico, il mio personal trainer con cui ho un rapporto meraviglioso. Inaspettatamente, oltre a Matteo, ora ho anche una ragazza fantastica che mi aiuta nel mio lavoro. Inaspettatamente, però, ho perso il mio Tobia. Non sarei mai stata pronta per questo, ma doveva succedere ed è successo. Penso a lui ogni giorno, mi manca ogni giorno e anche se rischio di sembrare pazza, non mi vergogno di ammettere che continuo ad augurarmi di incontrarlo nei sogni, anche solo per guardarlo dritto nei suoi occhioni ancora una volta. Inaspettatamente, la sua perdita mi ha insegnato tante cose, la più importante è che rialzarsi è un’esigenza, un dovere. Inaspettatamente, ho deciso che quello era il momento di fare sul serio, di dimostrargli che potevo anche smettere di avere paura di desiderare ciò che voglio da una vita: scrivere il mio libro. Inaspettatamente, è arrivato un nuovo cucciolo a far parte della famiglia, forse Donna Sissi, la mia gattona, fatica ad accettarlo o almeno credo, Boy ha un sacco di cicatrici sul naso, non credo se le sia fatte da solo e anche se lei lo guarda con un’espressione del tipo: “ricordati che non sei l’altro“, sotto sotto, gli vuole bene anche lei. Il bilancio che redigi da te non è un conto economico, non usi i numeri, usi il cuore ed è con quello che valuti utile o perdita. Ma tieni presente che al termine di un anno, anche se non hai guadagnato, hai pur sempre imparato qualcosa, qualcosa che puoi classificare come una rimanenza finale da mettere nel bilancio successivo tra le attività, non è ugualmente un ottimo inizio 😉 ?
A few months ago I decided I’d have written this post drawing a balance of the year that has just come to an end. Something has gone the right way, something the bad way but this is life and I’d be worried if it hadn’t been so. I left a Nazi-style nutrition expert and I replaced him with a good doctor who taught me that you can see things from a different point of view. Unexpectedly I found a friend, my personal trainer, with whom I have a marvellous relationship. Unexpectedly again, now, besides Matteo, I have another fantastic girl who is helping me with my job. And more than unexpectedly I lost my dear Tobia. I wasn’t ready for that, I would never have been, but it had to go that way. I think about him every day, I miss him and even if I’m running the risk of appearing a crazy woman, I must admit that wish I’d meet him again in my dreams, just to look in his sweet eyes once again. Unexpectedly his loss taught me many things, the most important of all is that recovering from a suffering is a need and a moral duty. Unexpectedly I decided it was time to do things seriously, to stop being afraid and try to fulfil my dream: writing my book. Unexpectedly a new puppy arrived in my life and perhaps, Donna, my cat, is still trying to accept him, or at least this what I believe as Boy has many scars on his nose and I don’t think he is the responsible for these, she looks at him saying “remember you’re not the other one”, but, in her intimacy, she loves him too. The balance you draw for yourself is not a financial statement, you don’t need figures and you assess your profits and losses using your heart. But bear in mind that at the end of the year, even if you don’t have any profits, you have always learnt something, something that you can classify as a final stock that you can use as a positive asset for the following year and isn’t it a good start already 😉 ?