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C’era una volta la pubblicità… quella che serviva a reclamizzare il prodotto al fine di venderlo, poi, essendo anch’essa figlia dell’uomo, si è evoluta… si è evoluta perché l’uomo si stanca in fretta, di tutto e se la pubblicità non lo soddisfa o lo annoia, cambia canale o sfoglia distrattamente il giornale senza nemmeno notarla. Era necessario cambiare tattica… C’e oggi la pubblicità… dove la fisicità del prodotto non occorre più perché si trasforma in significato simbolico, che va ben oltre le caratteristiche materiali… la soddisfazione dei bisogni primari è superata e il loro consumo si trasforma in comunicazione…la pubblicità diventa il prodotto. Il prodotto perfetto per fare spettacolo… UNHATE è la nuova campagna pubblicitaria di Benetton, una Fondazione pacifista, un film, un sito web e un piano di live actions in cui gruppi di giovani attaccheranno questi manifesti sui muri di luoghi simbolici del pianeta. “Il senso di questa campagna è esclusivamente combattere la cultura dell’odio in ogni sua forma”. Crea una pubblicità shock che provochi scariche di adrenalina, a quel punto avrai la formula magica per rendere efficace la memorizzazione di essa… non passerà inosservata, nessuno se la scorderà, nessuno cambierà canale, nessuno si annoierà, al contrario, qualcuno si arrabbierà a tal punto da considerarla un oltraggio alla sensibilità religiosa, facendola ritirare dal mercato…quando un prodotto è nocivo è questo che succede. Ma la pace nel mondo non può essere immortalata in un’immagine simbolo, può al massimo essere una frase da mettere in bocca a Miss America, ritrarre i personaggi più potenti in baci improbabili non s’ha da fare, sarebbe meglio ritrarli in ciò che sanno fare meglio…la guerra… ma Benetton ha già fatto anche questo e se non ricordo male…anche questo non è piaciuto… ma ne parliamo tra un attimo…dopo la pubblicità!