ui non ti avvisa mai prima di arrivare, ma stai sicura che il brufolo si presenta sempre prima di un appuntamento importante. La tragggedia. Come diavolo è potuto succedere? Forse non hai dormito abbastanza, sei stata troppo al telefono, non hai pulito i pennelli da trucco. Ecco cosa: la tensione per l’appuntamento ti ha stressato, e quando sei stressata mangi male e quando mangi male ti vengono i brufoli… Decidi che prenderti tutta la colpa è ingiusto, patteggi con gli ormoni e fate metà per uno, ma anche questo non ti consola: lui è ancora lì.
Che si fa? Ci sono situazioni in cui cerchi di essere razionale, di valutare l’entità del brufolo. Quelle in cui prendi in considerazione l’idea di farlo fuori con rispetto, usando un po’ di dentifricio.
E quelle in cui vuoi distruggerlo e basta. Ti dirigi determinata verso il bagno tenendo l’indice sul brufolo. Vista da fuori sembri quella che non vuole lasciarlo scappare, ma non è proprio così: sai bene che non ha via di scampo. Stai solo pregustando l’esplosione tastandone la consistenza. E sei già davanti allo specchio. Tieni gli occhi fissi su di lui e in quel momento di senti come Massimo Decimo Meridio, comandante dell’esercito del Nord, generale delle legioni Felix, servo leale dell’unico vero imperatore Marco Aurelio, e avrò la mia vendetta… in questa vita o nell’altra. È immenso, ti ha deturpato il viso ed è giunta la sua ora. Nessuna pietà. E lui ci lascia alle otto e zero e zero di questa mattina. Addio.
Illustrazione: Valeria Terranova