Succede anche nelle migliori famiglie che un cavallo abbia voglia di lasciarsi andare, passando improvvisamente dal passo al galoppo, il problema nasce quando chi sta sopra si lascia andare, nel vero senso della frase, cadendo rovinosamente al suolo, ma con lo stile di farsi tatuare lo zoccolo posteriore su avanbraccio e ascella. Quattro i pensieri che mi sono passati per la testa, dopo essermi accorta di essere ancora viva: 1 Riuscirò a prendere ancora le mie bimbe in braccio? (…col braccio sinistro forse si…) 2 Cavolo stasera devo partire per la mia gita Chanel a Torino con J e se non ce la faccio? (…anche in barella mi ci farei portare…) 3 L’abito di Missoni che avevo scelto per venerdì sera è senza maniche, quindi? (…urge cambio d’abito o autotreno di correttore…) 4 Meno male che ho già fatto la ceretta alle ascelle martedi! (…peli e lividi insieme non si possono vedere…) Di riflessioni, una volta rialzata da terra, ce ne sono state altre, che la piega dal parrucchiere l’avrei rifatta nel pomeriggio prima di partire, che a pensarci bene l’abito di venerdì le maniche le ha, ma sopratutto che poteva andarmi peggio e che le cadute, di qualsiasi natura esse siano, servono a reagire, a rialzarsi, senza mollare…sopratutto il cavallo :-)!
