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2 Apr

Metti un uomo nella borsa

U n uomo può indossare ciò che vuole. Resterà sempre un accessorio della donna. Se l'avessi scritto io, sentirei i fischi pure sotto casa, ma siccome è una frase di Coco non si discute. Uomini=borse? Forse, non sempre, magari. Cosa hanno in comune? Entrambi si tengono sotto il braccio, ma se associassi ad ogni uomo che ha fatto la storia sentimentale della tua vita una borsa iconica che ha fatto quella del tuo guardaroba, di somiglianze ne troveresti tante altre. Che la perfezione non esiste già lo sai, ma uomini e borse vanno presi seriamente e devono essere scelti senza fretta, cercando di orientarti su ciò che rappresenta il tuo stile in quel determinato momento. Il casino è che non sai prevedere...
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26 Mar

Isn’t she lovely?

All'uscita di scuola, le mie pupe mi corrono incontro e mi abbracciano forte. Difficile stabilire se sia una semplice corsa o una vera e propria fuga da quel luogo infernale – effettivamente io sto per condurle fuori da lì, almeno fino a domani – ma il punto è che tra poco non lo faranno più; alle superiori non si faranno più trovare davanti all'ingresso della scuola, ma di fronte alla farmacia della via accanto, che dista quasi un chilometro. Non vorranno più far sapere di avere una mamma e mi terranno lontano da tutti coloro che potrebbero accorgersi del contrario. – Che ingrate! Ma poi mi metto a pensare che anch'io, anni prima, mentre le vedevo buttarsi per terra facendo...
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19 Mar

Affari miei

V isto che non ho avuto molto tempo per preparare il post di oggi, ho deciso di parlare un po' dei cazzi miei – che i pettegolezzi fanno sempre audience. Mi hanno fatto tre interviste da quando sono al mondo e una era per il censimento nazionale. Sempre le stesse domande, ma questa volta picchio duro con un'auto intervista che un bravo giornalista mai di sognerebbe di fare. Cominciamo: La parte di te che ti piace di più? Quando hai cominciato questa redditizia – quando mai – attività? Il posto più strano dove hai fatto l'amore? Hai mai baciato tuo cugino? Hai mai sparato al tuo vicino per poi smembrare il corpo e mangiarti il suo fegato con un buon Chianti? Tutte...
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16 Mar

Operazione Picnic

U na cosa che adoro della bella stagione è il picnic. Non fraintendermi, non ho nulla contro i ristoranti eleganti e i camerieri vestiti di tutto punto che ti servono il vino e ti chiedono se tutto è di tuo gradimento. – Manco fossi la regina Elisabetta.  Il giorno dopo, il mio gomito è estremamente riposato e la mia autostima assolutamente rinforzata. – Anzi, a dire il vero, per un paio di giorni seguenti, saluto tutti con la mano, che si muove nella tipica mossa della paletta regale. Ma il picnic, però, ha un sapore diverso. Il primo sentore è una nota di libertà: il mondo è il tuo tavolo ed il cielo il tuo soffitto. Le mie bambine sono felici e...
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15 Mar

The eye of the tiger

Sì, io sono quella che ha l'occhio della tigre – e la voce che fa miao. Non sono credibile? No eh? Però il titolo lo lascio: mi piace. Dove arriverai oggi? Non importa, allena la tua mente e domani arriverai più lontano.  Lo so, mi ricordo di averlo scritto io, ma oggi è oggi e si fa sul serio. Fino ad ora, mi sono sempre allenata sul tapis roulant e di fronte a me ci sono sempre stati una parete di cemento e un display attento a velocità, tempo e distanza percorsa. Oggi, invece, corsa fuori porta, fuori all'aria aperta e fuori dagli schemi di un tabellone luminoso che tengo d'occhio continuamente domandandomi quanto manca alla fine. Sono tornata nel parco in cui correvo da bambina...
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12 Mar

L’arte di insistere

Q uando ero piccola e volevo qualcosa chiedevo. Se mi veniva detto di no insistevo. Più mi si diceva di non insistere, più io insistevo. Non importava cosa fosse, ma se dicevo di volerla, sarei riuscita ad averla, a costo di rompere la palle al punto tale che la persona in questione avrebbe ceduto per sfinimento – e la mia tattica funzionava. La mia tattica era così ben collaudata da potersi definire arte – e sai perché? Perché falliva soltanto in un caso: quando la cosa in questione non mi interessava davvero. Era il mio modo di insistere a dirmi se era qualcosa per cui valesse la pena combattere e, se potevo farne a meno, non sprecavo energie. Quando Baby Sbrodolina...
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