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5 Feb

Crisi ad alta quota

l'amore ai tempi supplementari enrica alessi
       
I n una parola: una visione. Olivia, la donna in carriera che sforna perle di saggezza a sostegno del popolo femminile è lì: davanti ai miei occhi. Sembra che l’abbia mandata il cielo e che gli angeli del paradiso le abbiano suggerito un piumino goffrato rosa pastello, una borsa di Chanel color panna e un paio di moonboot dello stesso tono della giacca. Le manca giusto l’aureola. Abbandono Davide alla reception e mi dirigo verso di lei tenendo Sofia per mano. “Olivia!” Lei si volta, mi abbraccia. “Ciao! Ma che ci fai qui?” Lascia perdere. “Quando sei arrivata?” “Proprio adesso.” “Mamma è lei il tuo capo?” Olivia rimane sorpresa da tanta loquacità, si china verso di lei e le accarezza il viso. “Sì...
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1 Feb

L’attimo fuggente…e non il film con Robin Williams

storie di ordinaria follia enrica alessi
 
N e avevo sentito parlare, una delle mie amiche era innamorata pazza di lui, lo nominava continuamente, scriveva il suo nome su ogni pagina del diario. Lo avevo immaginato come un fustacchione dal sorriso super sexy, uno di quelli che ti ruba il cuore per buttarlo nel cestino dell’umido, ma io, di fatto, non sapevo nemmeno che faccia avesse. Fino a che, un giorno, lo trovai alle superiori, nella mia classe. Ricordo che quando lo vidi, mi misi a ridere. Tutto questo baccano per un ragazzino alto poco più di me, con i capelli ricci, gli occhi scuri e il sorriso...
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30 Gen

La signora dagli occhi di ghiaccio

not for fashion victim enrica alessi
      La signora dagli occhi di ghiaccio non me li toglie di dosso. Le sorrido, ma non mi sento a mio agio. Forse a causa della gonna poncho che nascondo sotto il cappotto? Può essere, ma non è solo questo. Avevo immaginato i genitori di Luca in modo diverso, come una strana coppia di signori dallo stile country e invece sembrano usciti da un set di Hollywood. “Melissa, ti va di venire in cucina a darmi una mano?” Luca deve aver capito dal mio sguardo che lo sto implorando di portarmi via di qui. “Sì, andiamo.” Sorrido ai genitori per congedarmi, anche se per poco, lui mi prende la mano mettendomi in salvo. “Tutto bene? Sei tutta rossa...
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28 Gen

“Come vi siete conosciuti?”

l'amore ai tempi supplementari romanzo enrica alessi
           
S to lì, seduta vicino all’albero di Natale, con il telefono tra le mani, cercando le parole giuste con cui iniziare, ma è più difficile del previsto. Di cosa ho bisogno? Ispirazione? Suggerimenti divini? O di un copione già scritto a cui attenermi? Spirito di improvvisazione? Già, in amore è meglio improvvisare. L’indice preme il suo nome tra i contatti, il telefono squilla e lui non risponde: questo non lo avevo previsto. Potrei sprecare altro tempo torturandomi di domande: sarà arrabbiato? Deluso? Triste? E se la bionda fosse tornata a casa sua a bere quel caffè? Ma non saprei rispondere — specie all’ultima — e forse, l’idea del copione non era così sbagliata: gli scrivo un messaggio. Chiudo gli occhi, mi concentro. In effetti,...
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26 Gen

I nomi in codice

storie di ordinaria follia
I  soprannomi esistono per identificare le persone, spesso derivano da caratteristiche fisiche o caratteriali che sottolineano ciò che siamo. Ce li affibbiano i genitori, i parenti, gli amici e sono come dei vestiti cuciti su misura, calzano a pennello come le scarpe fatte dal miglior artigiano. E’ difficile separarsene, perché alla fine ti ci affezioni. Io chiamo tutti con un soprannome, anche il mio cane. Frida ne ha almeno quattro: Friduccia, Nina, Gnigni, Ninigni. E pure il mio fidanzato ha stuzzicato la mia fantasia: Amoru', Babbu’, Babbuzzo. Sotto casa mia, abita un signore di mezza età. Sembra un personaggio uscito da un romanzo. Quando lo incontro per strada mi colpisce per lo stile: il cappello alla marinara, il...
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23 Gen

La donna rodeo

not for fashion victim enrica alessi
   
D evo chiamare Cassandra. Cerco il suo numero in rubrica e lì, mentre penso al dress-code, mi ricordo dell’altro, quello più importante, quello del suo addio al nubilato. Un momento, che fine ha fatto Jerôme? Gli ho scritto prima di Natale per ringraziarlo del libro che ci ha spedito, ma non ha mai risposto. Come posso essermene dimenticata? Sarà stata la gravidanza di Lolita, il trasloco di Cassandra o è solo perché Cristina ha smesso di farmi pressioni? Non avrei mai pensato di dire una cosa come questa, ma la vecchia Britney mi manca. Tengo il telefono tra le mani con aria dubbiosa: ora o mai più. Meglio ora. “Caro Jerôme, come stai? Spero che tu abbia letto il messaggio in cui ti ringraziavo per...
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