Ho conosciuto Caterina Gatta a “The Vogue Talents Corners” a Milano, l’evento organizzato da Vogue Italia, per presentare i nuovi talenti del mondo della moda. Mi ha incantato la nuvola di colori e le fantasie mozzafiato presenti nel suo spazio, ma non solo questo, la sua semplicità è una dichiarazione d’amore alla sua passione, al suo lavoro, alle sue creazioni, che sono pezzi unici nati da uno stile senza tempo. Gli abiti del brand Caterina Gatta sono cuciti a mano e in pochi pezzi perchè realizzati con stoffe vintage di famosi stilisti: Versace, Valentino, Pierre Cardin, Yves Saint Laurent, Givenchy, Lancetti, Ungaro, Dior e molti altri, stoffe che abilmente ha recuperato, girando mezzo mondo per ben due anni e che rappresentano la vera e propria fonte d’ispirazione delle sue creazioni. Questi scampoli, quindi, non sono soltanto la base, la materia prima con cui si costruisce un vestito, ma uno strumento per creare collezioni, con tanti temi e tante storie da raccontare, da chi ha ancora tutto da dire in fatto di stile. L’esperienza dei grandi nomi della moda, che ha scelto i tessuti prima di lei, abbinata al suo giovane estro sono una combinazione vincente. Vestire la donna di oggi con modelli attuali, utilizzando fantasie di ieri, da vita a creazioni dal sapore speciale. Un’eleganza atemporale attenta allo spirito del presente, riassunta in una moderna sintonia dal sapore vintage. “Una moda che resiste alle mode, ma che ne è figlia”, una moda che attinge dal passato per proiettarsi nel futuro.