a cosa che mi piace delle figuracce è che quando ci ripensi ti viene sempre da ridere. Ognuna di loro è divertente nella sua tragicità, ma quelle peggiori te le fanno fare i figli.
1. Se incontri qualcuno che non sopporti, ma lo saluti per circostanze, nove volte su dieci, non fai in tempo a finire la parola “ciao” che il bimbo ti ha già chiesto come si chiama. Tu gli rispondi e lui la indica dicendo: “Quella che ti sta antipatica?”
Lei ti guarda con disprezzo e tu rimani a bocca aperta, con quell’espressione che palesa il fatto che il bambino ha detto la verità, e ti senti come Indiana Jones mentre sprofonda nelle sabbie mobili.
2. Se sei in un negozio a provarti un paio di scarpe, dieci volte su dieci, tuo figlio ti chiama in continuazione. E poi finisce come la storia di “Al lupo al lupo” che non ci credi più.
Al 24esimo: “guarda mamma…”
“Aspetta amore che mi allaccio il cinturino…”
“Guarda mamma…”
E così sono 25.
“Amore eccomi, dove sei?”
“Nel camerino.”
Scosti la tenda e te lo trovi di fronte con i pantaloncini calati che apre le braccia e dice:
“Guarda mamma dove ho fatto la pipì?”
“L’hai fatta sul pouf del camerino?”
“Io te l’avevo detto: guarda mamma… che mi scappa la pipì…”
Il commesso incuriosito dal trambusto si avvicina e ti guarda disgustato. Tu vorresti morire all’istante. Il fulmine di Zeus dritto sulla testa e bzzzz: tutto finito!
3. Se fai una settimana al mare da sola con tua figlia che ha nove anni e tuo marito ti raggiunge nel weekend, nove volte su dieci, si va a cena nel ristorante che piace a tutti. In quello in cui sei stata pure la sera prima, e tua figlia ti ha detto:
“Guarda mamma…”
E con questa: 26.
“Seeee…”
“Secondo te chi è il più bello dei camerieri?”
Ti guardi attorno divertita e ne squadri un paio:
“Io ne ho visti due carini…” le dici.
“Quali sono?” chiede curiosa
“Dimmi prima i tuoi…”
“Quello con il ciuffo come Justin e quello con gli occhi di Zac Efron!”
Tu per farla contenta ne confermi uno dei due. Ma la sera successiva, appena ti fanno accomodare al tavolo, tua figlia abbraccia suo padre e dice:
“Vedi papà: quello è il cameriere che piace alla mamma.”
Tu vorresti fare pouff e sparire nel nulla come il sorriso che aveva tuo marito fino a un secondo fa. Inevitabilmente sostituito da un’espressione che sta tra lo schifato e l’indignato, simile a quella di Richard Gere ne “L’amore infedele”.
4. Se occasionalmente ti capita di portare tuo figlio in ufficio, nove volte su dieci, lui si mette a tempestare di domande il tuo capo:
“Sei stato in vacanza?”
“Sì certo…”
“E dove sei andato?”
“Sono stato in un posto bellissimo, dove il mare è blu e ci sono tanti pesci.”
Tuo figlio lo guarda curioso perché vuole saperne di più.
“E come si chiama questo posto?”
“Ti lascio indovinare…inizia per P…”
“P, P, P, non lo so.”
“Ti aiuto: Pu…”
Tu che assisti alla scena, vorresti mettere in pausa come con Sky on Demand e suggerire a tuo figlio “Puglia”, ma ormai è troppo tardi.
“Pu, Pu, Pu… ttana!”
Tu diventi rossa come un gamberone, la saliva ti si strozza in gola e non riesci a dire niente. Il tuo capo si gira verso di te e il suo sguardo non lascia spazio equivoci. Se i suoi occhi potessero parlare direbbero: è questa l’educazione che insegni a tuo figlio?
5. Se vai al supermercato con tuo figlio, dieci volte su dieci, lui ti chiede di comprare tutto quello che vede. Al 73esimo:
“Guarda mamma… c’è fondente e al latte…”
Tu prendi in mano la situazione. Ti inginocchi – un po’ per guardarlo dritto negli occhi, e un po’ per impietosirlo – e ti inventi qualcosa per frenare il suo shopping ossessivo-compulsivo e dici:
“Amore, la mamma è senza soldi.”
“Oh! Davvero?”
“Sì, ho pochi soldi, compriamo quello che ci serve davvero e lasciamo stare il resto, okay?”
“Okay.”
Arrivi alla casa avvilita per il fiume di gente che ti precede, ma soddisfatta per essere riuscita a tenere tuo figlio sotto controllo.Vedi? Basta dirgliele le cose… pensi mentre la cassiera ti dice il totale. E lui se ne esce con un:
“Guarda che la mamma è senza soldi.”
Tu chiudi gli occhi perché non credi a quello che hanno appena sentito le tue orecchie. In quel momento la sola cosa che desideri è essere colpita da una cecità improvvisa per non sentirti tutti gli occhi addosso. Cosa può esserci di peggio?
“Guarda mamma…”
Sono 74.
“… la cassiera ti chiama!”
“Signora: vuole che lasci indietro qualcosa?”
Ecco la domanda che nessuno vorrebbe mai sentirsi fare al supermercato. E non importa se fai la faccia divertita da: “il ragazzino stava a scherzà!”, lei non ti crede. Esci dal supermercato che ti sudano pure gli occhiali. Apri la macchina, carichi la spesa e fai legare tuo figlio al sedile. Non fai in tempo a mettere in moto che lui riparte: “Guarda mamma…”
Tu lo guardi. Lo guardi dritto negli occhi e dici:
“Guarda amore… adesso la mamma è stanca.”
#OgniTantoLassameSta‘
Illustrazione: Valeria Terranova