Ci sono quei giorni in cui cominci a fremere, in cui senti il bisogno di avere nuovi stimoli, in cui fai un bilancio di quello che è stato, ne consideri l’utile o la perdita e, tenuto conto delle “rimanenze”, di quello che non hai ancora fatto, decidi d’investire un altro po’. Cosa ti manca, cosa non hai, come arrivarci. Magari ti sei fatto la macchina nuova, il guardaroba d’avanguardia, un bel piatto di spaghetti prima di andare a dormire, ma non ti sei ancora fatto il fisico, quello che si vede sui giornali e che tu non hai neanche dopo aver usato Photoshop. Questa è la società dell’immagine e uno come te non può non investire sulla sua. Ti serve un kit pre-confezionato che comprende: chiappe sode, ventre piatto, addome scolpito, braccia e gambe toniche, da ricevere comodamente a casa tua con la clausola “soddisfatti o rimborsati”. Impossibile? Niente è impossibile, specie per te. Ordini su Mediashopping un pacchetto di attrezzi miracolosi che ti ridarà la forma fisica in poco tempo e col minimo sforzo, ma una volta arrivato, sei così ozioso da non riuscire manco ad aprirlo, lasciando l’equipaggiamento dove sta, solo e abbandonato dentro al pluriball. In quel momento realizzi di essere un caso disperato, un soggetto a cui servirebbe un esorcista per fare uscire la pigrizia dal proprio corpo, sei quello che, più di tutti, ha bisogno di un personal trainer. Te lo sei sempre immaginato cattivo e incazzato come Pai Mei, quello di Beatrix Kiddo in Kill Bill, uno in grado di tenerti testa, di forgiarti il carattere e modellarti il corpo, di allenarti seriamente, senza nessuna pietà, ma, come sempre succede, ciò che ipotizzi possa essere in un modo, si avvera esattamente in quello contrario. Ti ritrovi di fronte a un tipo che non ha niente a che spartire col diabolico vecchietto dalle sopracciglia folte e la barba lunga e bianca, ma alla versione moderna di Leonida con la magliettina attillata, le spalle da Goldrake e un sorriso Durban’s. Quello che vedi è quello che avrai: un fisico bestiale. Se è vero che la pigrizia non pensa mai al risultato finale, al contrario, la determinazione o anche solo l’illusione di possederla provoca l’allucinazione di averlo già conquistato quel risultato. Questo è l’inizio di un nuovo capitolo della tua vita, intitolato: “Ora, mi faccio il fisico”, anzi, visto che hai appena assunto un professionista “Ora, mi faccio fare il fisico”. Lui arriva con una macchina speciale, tipo BatMobile, ma nel momento in cui scorgi la sacca misteriosa che ha con sé, simile a quella di Victor, l’eliminatore di Nikita, inizi a sentire puzza di guai. Ti mostra gli esercizi con un’esibizione perfetta di prestanza atletica, tu, invece, li ripeti offrendo il classico esempio di deficienza muscolare e non. Le 12 fatiche di Ercole sono una passeggiata di salute in confronto al programma di allenamento che ti ha preparato, a lui non importa se le tue braccia e le tue gambe non sono come le sue, se il tuo didietro ha sempre considerato come unico compito quello di sedersi su un water, senza pensare allo squat come una materia che potesse e dovesse competergli, lui vuole vedere aumentare i tuoi muscoli e la loro prima fonte di nutrimento è il sudore della fronte. Gli affondi sono dei veri attentati al femore, mentre li conta, tu abbini una preghiera nella speranza che non si spezzi come al protagonista di “Nato il quattro luglio” e una sessione di addominali ti fa passare la voglia di ridere, il giorno dopo averla fatta, se ti scappa una risata, vedi i sorci verdi. Finita la prima lezione, che coincide con quella del massacro, preferiresti non rivederlo mai più, vorresti dimenticarti di lui, della sua magliettina attillata, delle sue spalle da Goldrake, del suo sorriso Durban’s e dei suoi strumenti di tortura, ma poi ripensi a quel bilancio che hai redatto all’inizio, a ciò che ti rimane da fare, all’investimento di denaro ed energie e ne concludi che fuggire dal “nemico”, significa fuggire dal tuo obbiettivo principale. Rinneghi la pigrizia, fai pace con lui, coi pesetti, con la kettlebell , con il trx, e accetti il compromesso: se vuoi il fisico, prima devi farti il culo, alleandoti con il tuo nuovo mentore, apparentemente spietato, che gioca però nella tua stessa squadra.
You need a super body – There are days when you start to feel an urge, an urge for new emotions, those days when you draw a balance of the past, you consider profits and losses and taking inventories into account, which means what you haven’t done yet, you decide to invest a little more. What you long for, what you don’t have and how to achieve it. Perhaps you have just bought a new car, new fashion clothes, a plate of delicious spaghetti before going to bed but you still don’t have the “body”, that body on magazine covers that you couldn’t achieve even after a Photoshop retouching. Modern society is based on appearance and you can’t miss it. You simply need a kit including: a firm butt, flat belly, sculpted abdominals, firm arms and legs, a kit delivered to your home with the clause “satisfied or reimbursed”. Impossible? Nothing is impossible, especially for you. Your order online a series of miraculous gym tools that will give you the desired level of fitness in short time and with little effort but once the kit is delivered, you are so lazy that you even don’t open it, leaving it where it is, still wrapped and packed. In that exact moment, you realise you’re a desperate case, someone who needs an exorcist to get rid of all that laziness, you absolutely need a personal trainer. You have always dreamt about a trainer as bad and evil as Pai Mei, Beatrix Kiddo’s trainer in Kill Bill, able to encourage you, to shape your character and body, to train you hard, with no mercy, but, as it always happens, what you dream never corresponds to reality. You meet someone who has nothing to do with the evil old man with thick eyebrows and a long, white beard but a modern version of Leonida with a stretch t-shirt, Goldrake’s shoulders and a contagious smile. What you see is what you get: a super body. If it’s true that laziness never worries about the future result, on the contrary, resolution or simply the illusion to be resolved creates the hallucination to have already achieved the result. This is the beginning of a new era in your life, with the title: “ And now, I’ll build my body”, or better, as you’ve just hired a trainer “And now, I’ll have someone to build my body”. He comes with a special car, of the kind Batmobile and the moment you glance at the bag he carries with him, similar to Victor’s bag, Nikita’s killer, you feel trouble approaching. He shows you the exercises perfectly and you repeat them offering the best example of muscular rubbish. The 12 trials of Heracles are nothing compared to your work-out session and he doesn’t care if your legs and arms are not exactly like his and if your butt has only and ever done the job of sitting on the toilet, without having a clue of what a squat is. He wants to feed your muscles and their most important nourishment is sweat. Squats are veritable attacks to the thigh-bone and while he is counting them, you say a prayer in the hope your bone wouldn’t break like in the film “Born on the 4th of July” and a session of abdominals makes your smile disappear because, the day after, if you laugh, it’s only pain and suffering. Once the first class is over, the massacre session, you would rather not meeting him again, you would like to forget him, his stretched T-shirt, his Goldrake’s shoulder, his contagious smile and his infernal tools but then you think of the balance you drew, of the investment you did and you consider that escaping from the “enemy” means escaping from your goal. You repudiate laziness, you make peace with him, with the set of weights, with the kettleball, the trx and accept the compromise: if you want a super body, you need to work hard, you need to join forces with your trainer, apparently cruel but playing with your team.
DEDICATED TO MY BELOVED PERSONAL TRAINER SIMONE LORIERI – SL TRAINING
Tank: SL TRAINING
Shorts: ADIDAS – STELLA MCCARTNEY
Gloves: CHANEL
Shoes: NIKE JORDAN