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6 Nov

Come comprare i like sui social

ENRICA ALESSI CREM'S BLOG

Il mondo è mezzo da vendere e mezzo da comprare, anche se si parla di like sui social. L’argomento è bollente, trattarlo potrebbe essere compromettente, specie se a farlo è qualcuno che fa parte di una categoria costantemente messa sotto accusa, ma il rischio è il mio mestiere, lo dico sempre – quello che non dico mai, invece, è che il blog è mio e faccio come mi pare. – Alla domanda: tu compri like? Followers? Visualizzazioni? Nessuno risponde mai: certo! Vuoi che ti dica come? Eppure, nonostante non ci sia traccia di nessuna confessione, c’è chi vende tutto questo – e anche di più – e se qualcuno lo vende, per la regola iniziale che il mondo è mezzo da vendere e mezzo da comprare, è perché qualcuno lo compra. Il problema potrebbe essere dirottato sulla questione: perché qualcuno decide o meno di comprare, ma non voglio ridicolizzare la cosa, è ovvio che chi compra, compra perché ne ha bisogno e perché sa come farlo, senza rimorsi di coscienza, l’acquisto di approvazioni non è immorale, è un obbligo imposto dalla società moderna, che, da tempo, ha smesso di domandarsi se dietro un profilo social esiste davvero una sospetta  capacità professionale. Ha smesso di chiederselo perché non serve a niente possederla, se non è associata a un successo virtuale, dato da like e followers che costituiscono l’approvazione popolare, vera o presunta che sia. Se sei bravo e basta non è abbastanza, sono i like e le condivisioni a renderti papabile. Il problema serio sta nel rendere la cosa assolutamente normale, tutti sanno che c’è un’offerta, ma nessuno vuole ammettere di far parte della domanda. Il comportamento migliore da tenere, quando compri e non vuoi essere scoperto, è rimanere indifferente. Quando ti chiederanno esplicitamente se lo fai, non negare o ti scopriranno, non incazzarti o ti scopriranno, non ridere nervosamente o ti scopriranno. L’unica cosa buona che puoi fare è: cambiare discorso – #primadesubito. – Chi biasima vuol comprare, dice il saggio e io aggiungo: biasima perché non ha i mezzi, che, in questo caso, pur non essendo di natura economica, se non ne hai accesso, impediscono l’acquisto. Chi non compra, non compra perché non ne ha bisogno, perché non è interessato all’acquisto, ma chi ancora non compra, è solo perché non sa come farlo, ma se conoscesse il modo lo farebbe. E allora, semplifichiamo le cose, liberalizziamo questo mercato apparentemente immorale e assolutamente necessario, basta avere il coraggio di fare una domanda: come si fa? E io risponderò: è un’informazione riservata, potrei dirtelo, ma poi dovrei ucciderti. – Dio, quanto desideravo dire questa frase! – A parte gli scherzi, sinceramente, hai visto che bel sole che è uscito stamattina?

RISKY BUSINESS – Half the world is on sale and the other half is there to buy it, even when talking about the likes on social networks. The issue is hot, dealing with it may be compromising, especially if done by someone who is part of such a blamed category, but running the risk is second nature to me, I always say it – what I never say is that the blog is mine and I do it my way. – When asked: Do you buy likesDo you buy Followers? Clicks? Nobody never answers: Of course! Would you like to know how? And even if apparently none confesses, there is someone who sells all of this- and even more – and if someone sells it, according to the above rule that half of the world is on sale and the other half is there to buy it, this means there’s someone else interested in buying this. The problem may be dealt with thinking about the reason why one should decide to buy it, but I don’t want to make fun of the thing, it’s obvious that who buys needs it and knows how to do it with no regrets, the purchase of approval is not immoral, it’s a duty imposed by today’s society that doesn’t bother if behind a social network profile really exists any professional skill whatsoever. The society doesn’t bother about it because it’s not necessary to have a professional skill if this isn’t associated with a virtual success given by likes and followers which mean popular approval, either real or fake. If you’re good at what you do, it’s not enough, likes and shares make you popular. The real problem is try to make the thing normal, everybody knows there’s an offer but nobody wants to admit to be part of the demand. The best behavior to have, when you don’t want to be caught, is being indifferent. When they’ll ask you if you do it, don’t deny or you’ll be caught, don’t get upset or you’ll be caught, don’t laugh or you’ll be caught. The only good thing you can do is: change the conversation topic- #primadesibitoThose who blame on something want to have it, as a saying goes and I’d add: those who blame on something don’t have the means that, in this case are not money means, but if you don’t have access to them, you won’t be able to buy. Those who don’t buy, are simply not interested but those who haven’t bought yet would like to but they don’t know how. So, let’s make things easier, let’s liberalize this market apparently immoral but absolutely necessary, you just need the braveness to ask a question: How can I do it? And I’ll answer: It’s a confidential information, I may tell you but then I’ll have to kill you. – God, I wished I could say this phrase sooner or later! – Well, joking aside, have you seen what a wonderful sun is shining today?

PAPILLON DA DONNA

ENRICA ALESSI SCRITTRICE

SUSANNA TRACA SHOES

ENRICA ALESSI CREM BLOG

JIL SANDER BAG

FIACCHINI FORTE DEI MARMI

ENRICA ALESSI CREM BLOG

Shirt: JIL SANDER

Trousers: ANIYE BY

Belt: STELLA MCCARTNEY

Jacket: CEDRIC CHARLIER

Eyewear: DIOR

Papillon: MESSORI

Bag: JIL SANDER

Sandals: SUSANA TRACA