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16 Apr

Cosa resterà di quegli anni ’80?

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Si lo ammetto…sono una nostalgica, a quegli anni ci penso spesso e penso anche che se non li avessi vissuti non sarei così pazza! Quando ero piccola SKY non esisteva e i cartoni animati potevi guardarli solo in certe fasce orarie: dalle quattro alle sei del pomeriggio su Bim Bum Bam e la sera alle otto, I PUFFI, dopo POP CORN, la trasmissione musicale con Claudio Cecchetto. POLLON mi è rimasto nel cuore…quel: “Sembra talco, ma non è, sembra talco ma non è, serve a darti l’allegria, se lo mangi o lo respiri ti da subito l’allegria” mica lo sapevo si riferisse alla cocaina, canticchiavo la canzone e nessuno mi ha mai sgridata… credo che anche i miei genitori non lo sapessero…forse non lo sanno ancora! C’erano poi i cartoni animati che ti spingevano a fare attività fisica… Con MILA E SHIRO mi iscrissi a pallavolo, alla rete non ci arrivavo benissimo, ma in difesa ero forte e le ginocchiere rosse erano proprio belle. Con HILARY, invece, mi feci comprare un nastro da ritmica rosa con il bastone azzurro e anche con quello mi gasai un sacco. CANDY CANDY e GEORGIE mi fecero apprendere che nascere orfane era una sfiga fuori misura, ma l’amore potevi trovarlo lo stesso e solitamente il predestinato era ricco e di buona famiglia…almeno! LADY OSCAR ebbe la fortuna di avere i genitori, oltretutto nobili, ma la sfortuna di avere un padre che desiderava avere un maschietto invece di una femminuccia. Così la poverina cominciò a travestirsi da uomo col consenso paterno, diventò una guardia reale e visto che finanziariamente male non se la passava, come da manuale, non poté fare a meno di innamorarsi del figlio della serva! KISS ME LICIA mi fu utile per capire che le Boy Band non sono solo composte da cattivi ragazzi, ma che, al contrario, anche il cantante del gruppo poteva essere un buon fratello di famiglia, perché anche lui era orfano, con un bimbo a carico e un gatto obeso. Come prima dicevo, però, i cartoni non c’erano tutto il giorno e così, rimanendo davanti al televisore e dopo un paio di partite a PAC-MAN, capitava di imbattersi in altre serie televisive che avrebbero fatto la storia degli anni ’80. C’era un ragazzetto afroamericano dal musetto simpatico, orfano anche lui, (cavolo, ma a quel tempo gli orfanotrofi erano proprio nell’occhio del ciclone…) che si chiamava ARNOLD, insieme al fratello Willis, venne tolto dalla miseria di Harlem per trasferirsi a Manhattan, una volta adottato dal miliardario signor Drummond; diventò famoso per il tono sprezzante con cui si rivolgeva al fratello: “Che cavolo stai dicendo Willis?” e così, se usavo quella frase con mamma e papà non potevano sgridarmi perché la diceva quel tenero fagottino. C’era poi l’A-TEAM, che non amavo particolarmente, ma il signore col sigaro mi stava simpatico e l’altro che si chiamava Sberla aveva un nome che era tutto un programma, sapevo che l’avrei apprezzata col tempo. In prima serata, una volta a settimana, trasmettevano DALLAS. Fu importante per me…mi resi conto che i baci “a bocca aperta” esistevano davvero, non solo nei cartoni animati, e chiesi ai miei genitori di farmi vedere… mi mandarono a letto senza cena e io non capii… successivamente ispirandomi a Pamela chiesi a mia mamma di fonarmi i capelli a quel modo, quella volta però non mi diedero nessuna punizione. Il primo presunto gay, che in realtà gay non era, lo conobbi in TRE CUORI IN AFFITTO, con questa serie cominciai a immaginare come poteva essere vivere fuori casa. Quando diventi adulto e lasci il luogo in cui sei nato devi avere una macchina per spostarti… pensai che Keith di SUPERCAR mi avrebbe risolto molti problemi, con quella non avrei nemmeno dovuto prendere la patente, ma quando spuntò MAGNUM P.I. pensai che forse era meglio scegliere la sua auto, con lui dentro magari. Una volta motorizzata, sarei potuta andare dovunque… al DRIVE IN, in discoteca o anche solo in una tavola calda, dove una simpatica cameriera bionda e cotonata si rivolgeva al suo capo con un bellissimo: “Mell va a farti fottere!” Già allora avevo intuito che non sarei stata LA DONNA BIONICA, ma per fortuna c’erano un sacco di telefilm con i poliziotti che mi avrebbero salvata se mi fossi trovata in difficoltà. I CHIPS non mi sembravano molto affidabili, troppo farfalloni, STARSKY & HUTCH invece sapevano come muoversi, sapevano come combattere la malavita! Di TONY BARETTA ho sempre pensato che la mente fosse il pappagallo e tra tutti il mio preferito era T.J. HOOKER… un po’ perché l’uniforme nera gli stava meglio di quella gialla attillata che indossava in Star Trek e un po’ perché la sua assistente Stacey era il mio ideale di donna. Il pericolo però non si trovava solo per strada, a volte arrivava anche dall’alto… c’erano gli alieni e non tutti venivano davvero in pace come MORK che viveva da MINDY, a volte succedeva di vedere una grandissima nave spaziale sopra le nostre teste, da cui scendevano i VISITORS, dei divi di Hollywood, con la tutina rossa che dicevano di essere amici, ma in realtà mangiavano topi come aperitivo, per poi mangiare noi per cena. Arrivarono poi i ROBINSON che erano la famiglia migliore del mondo… se allora desideravo avere dei genitori così, oggi desidero essere un genitore così! La sera, con la testa piena di pensieri, andavo a dormire e immaginavo come sarebbe stata la mia vita da sposata…ripensavo ai JEFFERSON… a me, come Weezie, un po’ grassa, ma felice, che vive con un ometto buffo e impertinente, proprietario di sette lavanderie in centro a New York, mamma di un figlio di nome Lionel e con una cameriera spiritosa di nome Florence che si sarebbe presa cura di noi… tutto sommato…è andata anche meglio… certo non viviamo nella grande mela, non abbiamo sette negozi, non abbiamo neanche la cameriera…ma abbiamo avuto gli anni ’80!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I must admit it…I am a nostalgic person, I often look back on those years and think that I wouldn’t be as crazy if I weren’t there! As a child I had no satellite TV, SKY didn’t exist and I could watch cartoons on TV only at certain times during the day: from four to six in the afternoon during the Bim Bum Bam show in the evening at eight o’clock THE SMURFS, afterwards POP CORN, the music show of Claudio Cecchetto. POLLON is still here in my heart…even though her magic goddess powder: “looks like talc powder but it’s not, looks like talc powder but it’s not, gives you happiness, if you eat it or sniff it’ll cheer you up immediately” well I didn’t know it was about cocaine, I would keep singing it and nobody ever bothered… I guess my parents too didn’t know…and they probably still not do! There used to be cartoons that encouraged physical exercise and sports… Like MILA & SHIRO…and I tried volleyball, I can’t say I could really dominate the net…too short to, but I was a great defender and reddened knees were really cool. HILARY, instead, made me persuade my parents to buy me a pink rhythmic gymnastics ribbon with a light blue stick I was so proud of it. CANDY CANDY and GEORGIE made me believe that being orphan was a sort of huge nightmare, but love was still out there… somewhere… and usually the “predestined one” was a well-born wealthy boy…at least! LADY OSCAR was lucky enough to have parents, and what’s more of noble origins, but she was unlucky at the same time because her father wanted a son and not a daughter. Therefore, poor Lady Oscar started to dress as a man and became a guard of the king and of course, she ended up falling in love with the servant’s son! KISS ME LICIA helped me understand that Boy Bands are not only made up of bad guys, on the contrary, the leader singer could be good family brother instead, since he was an orphan too, with a smaller brother of his own and a fat cat to take care of. As I was saying earlier, though, cartoons were not on all day long therefore, after a few hours of TV watching and playing PAC-MAN, sometimes you could bump into a TV show that became history during the ’8s0. There was a young Afro-American boy with a cute face, an orphan himself too, (what the hey!?! Poor orphans at the time were in the firing line…) His name was ARNOLD, together with his brother Willis, was rescued from Harlem misery to go and live in Manhattan, and move in with the millionaire Mr. Drummond who adopts them; he is known for his catch phrase and his sniffy attitude towards his brother: “Whatchoo talkin’ ‘bout Willis?” Hence when I quoted him, my parents could not scold me since it was him saying it… such a moppet… There was also the A-TEAM, that I didn’t like much, but the man with the cigar, he was some man! The second in command “Faceman” whose name says it all , I knew I would have learned how to appreciate him over time. The prime-time soap DALLAS ,which was on once a week. Was really important to me…I realized that “french kisses” really existed, not only in animation movies… and I asked my parents for a demo… they sent me straight to my room with no explanation whatsoever… Soon after, admiring Pamela’s style I asked my mum to dry my hair the same way, that was definitely a better question to ask . I got to know the alleged gay-guy fictional character, who was not gay at all, when starring in THREE’S COMPANY, a great sitcom that made me start wondering what moving out from home and share a place with room-mates would be like When you grow up and leave home, the place where you were born…. you then need a car to move about… I thought that KITT of KNIGHT RIDER would be the solution to my problem, On “her” I no longer needed a driving license, But then again when I first watched MAGNUM P.I. I thought his car would be better, especially with him on board. Once on a car I could have gone anywhere… To the DRIVE IN, to a disco or even to a diner, where a funny back-combed Blondie would floor his boss with her famous: “Mel, kiss mah grits!!!” Back then I knew already I would never be THE BIONIC WOMAN, luckily enough there were plenty of cops fictions that could have saved me in case. The CHIPs didn’t seem reliable enough to me, too amorous butterflies, STARSKY & HUTCH knew it better, they could fight against underworld corruption and crime! About BARETTA: I always thought that the parrot was the mind! My favorite one ever was T.J. HOOKER… Not just because the black uniform suited him better that the yellow one he wore in Star Trek Also because his assistant officer Stacey was my ideal woman. Danger was not only on the streets, sometimes it came from up above… Aliens were out there hovering around.. and not all of them came in peace like MORK with her human friend roommate MINDY, sometimes a giant spaceship was spotted again heading for earth , with the technologically advanced VISITORS aliens, Hollywood stars, dressed in red suits who ostensibly came in peace, but actually had mice for aperitif, and us for dinner. I couldn’t miss the call MEET ROBINSONS! the best family in the world… If I once wished I had parents like them, I now wish I were… them! At night I used to go to bed with my mind full of thoughts I wondered what my life would be like once married…I would speculate on the JEFFERSONS… I saw myself like Weezie, a little plump… but happy, who shared her life with a small funny man , owner and manager of seven dry cleaning stores in New York, mother of a sun named Lionel with a sassy, wisecracking made Florence to take care of us… all in all…it went much better… we don’t live in the Big Apple, we don’t own a chain of seven shops, we don’t even have a maid…but we do have the ’80s!!!