After the documentary “Living With Boy George” in 2008, showing the daily life of the character, now it’s just the case to say: DANCING WITH BOY GEORGE! Last night at the Capannina of Forte dei Marmi he show us his world, giving the show with his DJ sets! His look revisited over the years and adapted to the physical tonnage, we found again: Philip Treacy hat, colorful makeup on the eyes … then his beautiful smile that lights up whenever the low rise, is a mix of nonchalance and shyness, as the eternal antithesis that has always distinguished. The artist is always in balance between consistency and contradiction, genius and recklessness, today is a successful DJ of the most original and creative of the current scene and remains one of the landmarks in modern pop culture. I have honored him with my dance, I just wanted to spare shoes because my heel pain stopped dancing!
Dopo il documentario “Living with Boy George”, del 2008, che mostra la quotidianità del personaggio artistico, ora è proprio il caso di dire: DANCING WITH BOY GEORGE! Ieri sera alla Capannina di Forte dei Marmi il suo mondo ce lo ha fatto sentire proprio bene, regalandoci un dj-set da spettacolo! Il suo look rivisitato negli anni e adattato alla stazza fisica, lo abbiamo ritrovato: il cappello di Philip Treacy, il trucco coloratissimo sugli occhi… poi il suo bel sorriso, che si accende ogni volta che i bassi si alzano, è un mix tra disinvoltura e timidezza, come l’eterna antitesi che da sempre lo distingue. L’artista che muore e rinasce tra discese e risalite, sempre in bilico tra coerenza e contraddizione, genio e sregolatezza, oggi è un dj di successo tra i più originali e creativi della scena attuale e rimane uno dei punti di riferimento nella cultura pop moderna. Io l’ho onorato ballando tutta la notte, avrei solo voluto le scarpe di riserva perché a fermare le mie danze sono stati proprio i tacchi!