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17 Ago

Dolce Far Niente

ENRICA ALESSI SCRITTRICE

G

as chiuso. Valigie pronte. Macchina carrricata – con tre “r” perché tra un po’esplode da quanto è piena. Ciao a tutti. Parti e vai in vacanza dove regna la filosofia del dolce far niente. Dolce far niente un corno. La vacanza è talmente breve che non riesci a dimenticare le vecchie abitudini, quelle si sono nascoste nel tuo Io più profondo e ti seguono ovunque. E allora ecco la sveglia alla mattina per farti la corsetta e poi gettarti a Cristo sul buffet della colazione. Doccia e rituale di preparazione della pelle a un’abbronzatura coscienziosa. Applicazione dell’attivatore, della protezione – quella per il viso e quella per il corpo – dell’olio nutriente per i capelli. Scelta dell’outfit della giornata che dura meno di un gatto in tangenziale perché lo togli appena metti piede in spiaggia. Insediamento nello stabilimento balneare più vicino, posizionamento sulla sdraio a mo’ di mummia in attesa di raggiungere l’aldilà. E quando ti sembra di essere in pace con te stessa e con il mondo – nella posizione orizzontale che in un anno di lavoro hai sognato a occhi aperti – cominci a tamburellare con le dita sull’asciugamano perché ti annoi e non sai cosa fare. Guardi nella borsa in cui preventivamente – manco te lo fossi immaginato – hai messo: telefono, cuffie, libro da 1800 pagine, carte da Briscola, da Uno e da Pinnacolo. Settimana enigmistica, Sodoku, caccia ai Pokemon. Niente di stimolante. Passi al piano B. Monitoraggio persone sulla spiaggia.  Ciccione a ore 6, venditore ambulante a ore 3, gnocca con fisico mozzafiato a ore 12 – che naturalmente fingi di non vedere – e palestrato abbronzato a ore 11 e tre quarti: vampate di calore improvvise. Doccia. Doccia subito. Rimetti il solare, ti sistemi il costume per evitare che fuoriescono peli pubici indiscreti e ti sdrai un’altra volta cercando quel #dolcefarniente di cui tanto si parla ma che nessuno ha mai visto. Stai per addormentarti quando senti la gola secca. Prendi il pareo, raggiungi il bar, prendi da bere e torni al lettino dove, ormai sfinita, riesci a prendere sonno.” Coccobello Coccofresco…” È sempre lui a svegliarti sul più bello. Proprio adesso che ti stavi rilassando. Pazienza, sarà per la prossima volta, o forse nella prossima vita: quelli come te non amano il dolce far niente perché odiano non avere niente da fare.

#SweetIdleness – Gas shut off. Suit-cases packed. Car loaded up – though the boot is so crammed it might explode any time. Bye everyone. You leave and you go on holiday where the #sweetIdleness becomes your philosophy of life. #SweetIdleness like hell! A holiday lasts such a short time that you usually don’t make it: cannot forget hold habits, they are rooted deep inside you and they follow you around. So off you go, the morning alarm reminding you of your early-run and then your diving into the breakfast buffet. Shower and skin preparation for a cautious sun-tanning follow straight after: activator layer, sun-screening layer, visage and body ones – hair nurturing oil. Then… the choice for the day outfit that lasts less than a cat crossing a highway, cause you take it off as soon as you reach the beach.  Book a place in the nearest beach resort, position yourself on the sun-lounger like a mummy waiting to reach the afterlife. And when you start feeling in peace with yourself and with the world – in the horizontal position you’ve been dreaming of, all working year long – you start tapping on your fingers. since you are bored and you have nothing to do. You search inside your handbag, where you- like never say never- had previously stored: mobile, headphones, 1800 pages book, Pinochle, Briscola,  any-kind-of games cards. A settimana enigmistica and sodoku magazines, chase the Pokemons. Nothing stimulating really. You switch to plan B. Monitoring people on the beach.  Fat-guy at 6 o’clock, street vendor at 3 o’clock, super-sexy girl at 12 o’clock – that you obviously pretend not to notice – and tanned body-builder at 11:45: sudden hot flushes. Shower. Cold shower! You put on your sun-screen again, adjust your swim suit in order to prevent showing any pubic hair off, you lie down once again desperatly looking for that bespoke #sweetIdleness that you have never happened to see. You are nearly falling asleep when you feel your throat dry. You pick your kanga up, reach for the bar, buy a drink and go back to the sun- lounger, now wrecked, and you do finally fall asleep. “Coccobello Coccofresco…” the coconut seller… shouting… it’s always him waking you up at the crucial point. Now that you were finally relaxing. Never mind, next time … maybe… people like you, who don’t like the #sweetIdleness, hate having nothing to do.

CLUB 55 SAINT TROPEZ

CLUB 55 SAINT TROPEZ

ENRICA ALESSI CREM BLOG

CHANEL HAT

ENRICA ALESSI SCRITTRICE

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Dress: OFELIA

Belt: MARNI

Shoes: HERMES

Bag: GUCCI

Eyewear: DIOR

Hat: CHANEL