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29 Set

The original sin

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Non sempre il relax è cosa buona e giusta. Pensa al Creatore, mette insieme il mondo intero e, dopo aver finito, lo guarda dall’alto molto soddisfatto, si chiede che giorno della settimana può essere, quanti ne sono passati da quando ha cominciato, ma siccome  sole e luna li ha costruiti pian piano, fare una stima basandosi su albe e tramonti è un po’ aleatorio. Decide quindi che se un operaio normalmente lavora 5 giorni a settimana, lui che è un Dio può averne fatto sicuramente uno in più di e battezza il settimo con il nome di domenica, cioè: domani me la spasso e non faccio un bel niente, caspita. E io me lo immagino così: appagato, ma stanco e annoiato, senza divano, senza birra, senza campionato di calcio, senza completo di Tom Ford, con le mani in mano, la testa fra le nuvole appena sfornate e nessun Ambrogio che possa offrirgli un diversivo. Non gli resta che crearlo. Un Dio che non ha più niente da fare può rappresentare un problema serio. Si guarda intorno e si accorge che il più grande spettacolo dopo il Big Ben, sono loro: Adamo ed Eva, non uno, ma due diversivi. Li ha fatti a sua immagine e somiglianza e sa che imponendo una regola, la prima cosa che faranno sarà trasgredirla. Deve sembrare un incidente e per un Dio è come rubare la caramella a un bambino o, per meglio dire, come rubare un frutto proibito da un albero. Assiste alla scena mangiandosi le unghie, tutto dipende da loro, se rispetteranno le sue volontà non ci saranno divano, birretta, campionato di calcio e giacca a due bottoni di Tom Ford. Gli serve un complice, qualcuno che li induca in tentazione. Vede passare per caso un serpente e senza pensarci troppo, lo lo tele-trasporta sull’albero insieme ai doni di seduzione e persuasione ed Eva cede. Coglie l’unica mela al giorno che non toglie il medico di torno e il resto della storia la conosci bene. A parte la povera serpe che, dopo aver obbedito, è stata pure maledetta, il dolore con cui partorire i figli, quello da cui trarre il cibo dalla terra, spine, cardi, erba campestre e quella piccola postilla riguardo al fatto che, una volta morto, tornerai ad essere della stessa polvere che raccogli tutti i giorni con lo swiffer, da questo escamotage di Dio ne hai tratto vantaggio anche tu. Partendo dalle semplici foglie di fico intrecciate con cui fare delle cinture, si è passati alle tuniche di pelle fornite da nostro Signore in persona prima di cacciare Adamo ed Eva dal paradiso terrestre, fino ad arrivare a un guardaroba completo in cui poter scegliere cosa meglio ti sta addosso. La moda è questo: un diversivo. Nasce per rompere la noia di essere circondato dalle solite cose, creando l’esigenza di desiderare ciò che ancora non esiste, il bisogno di possedere qualcosa di nuovo, realizzando quello che occorre per soddisfare una necessità da lei stessa prodotta. Un’invenzione vecchia come il mondo, ma in continua evoluzione, che, da sempre, ha vestito le epoche storiche passate, quelle di oggi e quelle che verranno. Un diversivo che ha il compito importante di camuffare i difetti, esaltare i pregi e migliorare l’aspetto di tutti gli uomini di buona volontà. E anche se metterti in certi panni non è semplice, resta fedele a ciò che meglio rappresenta il tuo stile, lo criticheranno sempre e comunque, ma, a costo di sbagliare, è l’unico peccato per cui vale la pena essere originale.

Relaxation is not always something to thank and praise. Think of God, he put the whole world together and when completed, He looked at it with satisfaction, asked himself what day of the week it was, how many days had passed since He started, but as He built the moon and sun little by little, it wasn’t easy to calculate time based on sunsets and dawns. So He decided that if a worker normally works 5 days a week, He, God himself, could work one more day and named the seventh day Sunday, that is: suddenly, I have nothing to do. It’s amazing, yup! And I like to imagine Him this way: satisfied but tired and bored, with no couch, no beer, no football, no Tom Ford’s suit, nothing to do and His head in the ready-baked clouds and no chauffeur who can offer Him a diversion. He can’t do nothing but create it. A bored God can be quite a serious matter. He looks around and realises that the biggest show after the Big Ben is there, before His eyes: Adam and Eve, not just one diversion but two. He modelled them on His own image and he knows that if he gives them a rule, they’ll immediately break it. It must seem an accident and for God this is a piece of cake, or better, as if stealing a forbidden fruit from a tree. He looks at the scene while biking His nails, it’s all on them, if they don’t break rule, there will be no couch, no beer, no football and even no Tom Ford’s suits. He needs an aider and abettor, someone able to tempt them. He sees a snake passing by and without thinking too much, he beams it up to the tree together with the gift of seduction and persuasion and Eve surrenders. She picks the only apple a day that doesn’t keep the doctor ways and well, you know the rest of the story. A part from the poor snake that after having obeyed, has been cursed, apart from the pain you will give birth in, that from which you will have food from the earth, thorns, thistles and wind grass and that small clause saying that once dead you’ll become the same dust you sweep off every day, you have also taken advantage of that God’s trick. Starting from braided fig leaves to make belts, we then passed to tunics provided by Our Lord himself  before throwing Adam and Eve out of heaven and then again to complete outfits and a broad selection of accessories. This is fashion: a diversion. It has been invented to break the monotony, to create a need for something to long for, the need to have something new, creating all the elements to satisfy a need that fashion itself created.  An age-old invention yet in constant evolution that dressed past generations and will continue to dress our today’s and tomorrows. A diversion that has the important task of hide weaknesses, exalt strong points and improve the aspect of all men of good will. And even if sometimes it’s not easy to be in certain shoes, be faithful to what represents your style at best, they will always judge it, but, don’t worry, it’s the only sin for which it’s worth to be original.

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Tank: CELINE

Bikini: Dior

Sandals: VALENTINO GARAVANI

Bag: CELINE

Sunglasses: JIMMY CHOO