Caterina Gatta ha presentato a Milano, durante la settimana della moda, il suo prossimo autunno inverno con una rappresentazione singolare che mi ha letteralmente commosso. Una stanza allestita con cornici bianche per esibire l’anima folcloristica della collezione, concepita e immaginata durante la meticolosa e impegnativa ricerca di oltre 15 stampe degli anni ’80 e ’90. Tessuti che raccolgono e dettano il messaggio stilistico di sette nomi significativi dell’eleganza del XX secolo: Gianni Versace, Irene Galitzine, Mila Schön, Pino Lancetti, Jean Louis Scherrer, Raffaella Curiel e Renato Balestra. Frida Kahlo è la nuova musa ispiratrice di Caterina, la straordinaria pittrice messicana che ha dato un’idea di surrealismo giocoso fatto di autoritratti, la cui essenza è appunto il folclore e l’autobiografismo utopico. Look ben strutturati, imbottiture speciali per creare forme piene e sostenute, capi soft e romantici, maxi plissé su tinta unita, su fantasia fiorita e su stampa rarissima di Gianni Versace che reinterpreta le maschere della “Luca Libre”, il wrestling messicano. Le cornici diventano il vero filo conduttore della presentazione-rappresentazione, una sorta di quinte teatrali per otto look indossati, che immediatamente evocano l’esperienza artistica di Frida Kahlo, e per otto manichini che, posti dietro le stesse cornici, suggeriscono un’altro importante messaggio, pittorico e umano dell’artista: uscire dagli schemi, lottare contro le convinzioni, essere e sentirsi contro corrente…e in questo Caterina Gatta si rispecchia da tempo.
Caterina Gatta showcased her next autumn winter collection in Milan, during the fashion week, with an extremely peculiar event that literally impressed me. A room set with white frames to express the folk soul of the collection, designed and imagined during the detailed look for over 15 prints of the 80s and 90s. Fabrics that gather and dictate the style message of seven significant names of the XX century elegance: Gianni Versace, Irene Galitzine, Mila Schön, Pino Lancetti, Jean Louis Scherrer, Raffaella Curiel and Renato Balestra. Frida Kahlo is Caterina’s new muse, the extraordinary Mexican artist who gave her personal idea of a playful surrealism made of self portraits whose essence lies in folklore and in utopian autobiography. Structured looks, special lining to create full and stiff shapes, Soft and romantic pieces, maxi plissé in uniform tints on floral patterns and on a rare printed pattern by Gianni Versace that reinterprets “Luca Libre’s” masks, the Mexican wrestler. The frames become the real leit-motiv of the presentation-representation, A sort of theatre curtain for eight outfits, that immediately evoke Frida Kahlo’s artistic flair, and eight cuffs that, placed behind the frames themselves, suggest another important message of the artist, pictorial and human at the same time: break the rules, follow your ideas, be and feel against the mainstream….and this has always been Caterina Gatta’s mood.
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IL CAPPELLO DELLA COLLEZIONE E’ DI FRANCESCO BALLESTRAZZI.