are che separarmi dai miei prodotti abbia salvato la love story di Bianca. E con quel bel colore dorato sembra anche più sicura di sé.
La collezione è stata consegnata dopo il suo ritorno dall’Elba e ora tocca a me una settimana di vacanza. Dicesi vacanza: periodo di libertà dal lavoro o dagli obblighi scolastici spesso in coincidenza delle ferie estive. La mia si chiama settimana al mare con i bambini, ed equivale alla perdita totale di ogni tipo di libertà – e l’annientamento del sistema nervoso. Credo esista un selettore genetico che tiene vivi solo i bei ricordi, o non saprei spiegarmi dove trovo il coraggio di prenotare per l’anno successivo, e addirittura di desiderare che arrivi quel momento. I bambini crescono e fanno il loro percorso anche in fatto di capricci. Per ogni età ce n’è uno specifico. I miei hanno quattro e sette anni, ma da tempo ne mantengono uno fisso: odiano mettere la protezione solare. L’anno scorso Giacomo mi ha rubato lo spray dalle mani per spruzzarmelo in faccia accecandomi. E quello precedente, mi sono fratturata l’alluce mentre inseguivo Camilla nel tentativo di spalmarle la crema sulla schiena. Ma questa volta sarà diverso: ho elaborato un piano infallibile per sedare i loro animi sovversivi e portare a casa la pelle.
Siamo arrivati a Positano ieri sera, e stamattina ho anticipato la sveglia di mezz’ora per dedicarmi a una seduta di meditazione/ training autogeno. In realtà è stato più un Rosario alla Madonna per chiedere la grazia di essere più paziente. A volte, i miei figli sanno essere diabolici.
E dopo il segno della croce, sono passata alla fase 2. Ho aperto la finestra e ho lasciato entrare il rumore del mare e la luce del sole perché si svegliassero dolcemente. Ma neanche questo li ha tirati giù dal letto. È stato il materassino che gli ho promesso a farli preparare in cinque minuti. Un cigno di novanta chili, due metri per quattro. Già gonfiato dal tabacchino che me le ho venduto, e caricato sulla mia testa fino alla spiaggia. Un tragitto di cinque minuti piacevolmente condito dai va a morì ammazzata dei passanti colpiti accidentalmente.
Una volta arrivati, capisco che è giunto il momento di affrontare i bambini. Devo trovare il modo per spiegare loro che è importante proteggersi al sole. Anche se puoi ricorrere al plagio per educare i tuoi figli, ricorda che sono astuti, veloci e non si fanno fregare. Se decidi di raccontare una frottola, studiala bene o rischierai di bruciarti l’idea per aver trascurato i dettagli. A proposito di dettagli, negli ultimi anni ho imparato una cosa di vitale importanza: ovunque tu sia, c’è sempre un negozio che vende Australian Gold. E stavolta tocca al mio amico koala rendersi utile. Sistemo i teli sui lettini, faccio sedere Camilla e Giacomo e mi avvicino a loro con la Lozione SPF50 Kids. Ideale per pelli delicate non abituate all’esposizione solare. Resiste a lungo anche se corrono, giocano o stanno in acqua. Ricca d’ingredienti idratanti e priva di olii minerali.
Il flacone colorato sta lì: su uno degli asciugamani, e io mi metto a fare la vocina del koala:
“Ciao, io sono il koala!” dico divertita aspettando una loro reazione. Giacomo mi fa un sorriso.
“Che carino mamma! Come si chiama?” mi chiede.
Ma cosa ne so io di come si chiama? So solo che è il sosia di Karl Lagerfeld!
Camilla mi osserva sospettosa.
Fammici pensare: è un koala, è australiano…
“… Sydney!” dico schioccando le dita.
Ma lo sguardo dubbioso di Camilla non mi dà tregua.
Devo convincere Bonnie e Clyde a mettersi la crema solare.
“Sapete chi sono io?” chiedo rimpicciolendo la voce.
“Giacomo non ci cascare, non vedi che è la mamma?” gli sussurra Camilla.
“Sono l’amichetto che vi protegge dal sole. Se non mi portate con voi potreste scottarvi e non fare più il bagno.” dico risoluta con la mia voce all’elio.
Le loro facce sconvolte mi fanno capire che questa è decisamente la più terribile delle minacce per ogni bambino del pianeta. Soddisfatta del risultato, infilo la mano nella borsa e afferro l’altro flacone che Camilla forse ricorda. Questa volta anche lei sorride.
“Mamma il doposole: quello che profuma di estate! Me lo davi anche quando ero piccola.”
E mentre vorrei precisare e aggiungere: più piccola, Giacomo interviene annusandosi il palmo della mano:
“Ma cosa dici? Sa di zucchero filato!”
“Sì, ma non si mangia. Forever After si usa dopo la doccia e serve per avere la pelle più morbida e bella dopo una giornata al mare.”
Lui mi guarda e annuisce.
Bingo.
Se avessi detto che Forever After è uno dei Top seller di Australian Gold non mi avrebbe capito. 24 ore di perfetta idratazione per prolungare al massimo la durata dell’abbronzatura. La formula anti-invecchiamento, tonificante e dimagrante ne fa un prodotto ottimo anche in inverno.
E mentre guardo Bonnie e Clyde che si divertono a spalmarsi la crema a vicenda, capisco che il merito è tutto del suo profumo di estate. Ora sorrido anch’io ripensando alla storia del selettore genetico: forse è proprio vero che siamo fatti per ricordarci solo le cose belle.
CONTINUA…
It seems like taking leave from my products has saved Bianca’s love story. And with that beautiful golden color she looks so self-conscious.
The collection has been given back to me after her return from the Elba Island and now it is my turn to take a week off. Holyday: a period of time off work and off school often coinciding with the summer time. Mine is called the week at the seaside with my children, and it is like the total loss of any kind of freedom – that is: going mental. I believe there is a genetic selector that keeps only good memories alive or else I could not explain myself how I find the courage each time to book for next year or even to looking forward to it. The kids grow up and go their tantrums-strewn way. Each target age has its own whims. My kids are four and seven, but they hate doing something specific: they hate putting on any kind sun screen. Last year Giacomo has stolen the spray from my hand to use it all over my face and make me go blind. The previous year I broke my toe while running after Camilla in the attempt to put some sunscreen on her back. This time it will be different: I have made an infallible plan to appease their subversive souls and save my neck.
We arrived in Positano last night, and today I have set the alarm clock half an hour in advance in order to spare some time for meditation / autogenic training. In truth it was more a question of praying the Rosary to receive a signal grace: being more patient. Sometimes my kids can be devilish. They can only get on my nerves that bad.
After making the sign of the cross I go on to step 2. I open the window and let the sound of the waves and sunlight shower into the room to let them sweetly wake up. It doesn’t work. It is the air bed I have promised them that makes the trick and I have them up and ready in no time. A 90 kg swan 2 meters by four. A ready-inflated thing I have bought from the tobacconist and carried on my back all the way to the beach: a five minutes route pleasantly dressed by some “are-you-trying-to-kill-yourself” comments of the by-passers.
Once reached destination, I understand it is about time I faced them. I have to find a way to explain to them the importance of screening themselves against the sun. Although you can turn to plagiarism in order to educate your children, never forget they are cunning, fast and that they are smart. If you decide you are going to make up a story, well… make up a good one or you may end up burning yourself for tripping on details. To that end, over the past few years I have learnt a lot: wherever you are, there is always a shop selling Australian Gold. This time it is the turn of my Koala friend. I lay the towels on the sun loungers and I let Camilla and Giacomo sit down on them. I slowly draw near with my SPF50 Kids Lotion ideal for delicate skins not used to sun exposure. It is a long lasting lotion, even after running or playing or bathing in the water. It is rich in hydrating ingredients and mineral oils free.
The colored bottle stands there on one of the towels while I start imitating the Koala voice:
“Hi, I am the koala!” I begin amused while waiting for some kind of reaction. Giacomo smiles back.
“Cute mum, what’s its name?” he asks.
I don’t have a clue! I only know it is the replica of Karl Lagerfeld!
Camilla is looking at me in bewilderment.
Let me think of it: it’s a koala, it’s Australian…
“… Sydney!” I snap my fingers.
But Camilla keeps staring at me distrustfully.
I must persuade Bonnie and Clyde to put on some sunscreen.
“Do you know me?” making my voice smaller.
“Giacomo don’t swallow the bite, can’t you see it’s mum?” Camilla whispers.
“I am your friend going to screen you from sun rays. If you go without me, you may get sun burnt and that means you can no longer swim.” I add suasive with my helium voice.
Their upset look makes me understand that this is the worst way to threaten a kid at the seaside. Happy with the result I put my hand into the bag and grab the other bottle that Camilla will probably remember. This time she smiles.
“Mum it’s the after sun: the one that smells like summer! I remember you used to put it on me when I was small.”
While I would have add and specify: smaller, Giacomo joins in the conversation while smelling his palm:
“Why? It smells like spun sugar!”
“Yep, but you can’t eat it. Forever After is used after the shower and helps keeping your skin nice and soft after a day at the beach.”
He looks at me nodding.
Bingo.
If only I said Forever After is one of Australian Gold’s Top seller he would have never understood me. 24 hours perfect hydration to make your suntan last longer. Its anti-ageing, toning and slimming formula makes it the perfect product for the winter too.
And while I look at Bonnie and Clyde putting the cream on each other amused, I understand that it’s all thanks to its summer scent. Now I smile too thinking about the story of the genetic selection: maybe it is true we are made to remember only the good things.
TO BE CONTINUED…
Tan: AUSTRALIAN GOLD