L’altro giorno riflettevo sui soprammobili, anzi sull’utilità dei soprammobili e non ne ho trovata neanche mezza. Ma perché mai qualcuno dovrebbe inventare qualcosa che non serve a niente?
Per definirsi tale, Il soprammobile deve rispondere a 3 requisiti fondamentali:
1. Deve essere figlio di un battesimo, di una comunione, di una cresima, di un Bar Mitzvah o di un matrimonio. Il soprammobile è una di quelle cose che mai ti compreresti, ma siccome qualcuno te l’ha regalata, buttarla via ti sembra brutto.
2. Sotto di lui c’è sempre un centrino a punto fiori traforati. Rigorosamente bianco/panna. – Qualcuno afferma pure di averne visti di nocciola.
3. È vero che tutti lo chiamano soprammobile, ma inizialmente “ei fu immobile”. Nel senso che deve limitarsi a stare immobile sul mobile a fare il sopra-immobile.
Dopo un paio d’anni trascorsi insieme in totale assenza di empatia, ne deduco che fa schifo, ma che non fa male a nessuno: sta solo fermo su un centrino… in effetti il centrino è decisamente più kitsch del soprammobile, e siccome con lui non c’è nessuna componente affettiva, finisce dritto nel cestino. Quando il centrino sparisce, il soprammobile ha le ore contate. Ho capito che per liberarmene devo riuscire a farlo cadere accidentalmente. Ma dovrò essere credibile, o potrebbero pensare che l’ho fatto di proposito.”Oddio mi è scivolato! Ci tenevo tantissimo!”
E ora che mi trovo a raccogliere i cocci da terra, mi dico che forse un po’ mi dispiace. Nessuno attirava la polvere bene come lui. Lui è stato il primo su cui ho testato lo Swiffer… ma a pensarci bene: sei uno in meno da spolverare. #Addio.
Illustrazione: Valeria Terranova