ono sempre più convinta che le coincidenze non esistano. Anche gli episodi che possono sembrare casuali, in realtà non lo sono. E ora mi spiego perché ho incontrato Ron Moss in quella spa: non serve essere un attore di Beautiful per trovarti alle prese con un esame del DNA.
Quel cucciolo nero — seppure sia il mio preferito — continua a evocarmi un tradimento, ma l’istinto animale è l’istinto animale: nessuno può sottrarsi a un tale richiamo. E mentre me no sto qui, seduta sul mio divano sgombro dai panni da stirare, guardando quelle innocenti creature che prendono il latte dalla loro mamma, penso che se anche non fossero figlie di Max — ma di Benji Grilletto facile — le amerei comunque.
Luca è fiducioso, ha addirittura avallato la mia ipotesi riguardo all’albinismo in forma inversa, ma forse voleva solo essere premuroso e togliermi dalla testa la sola possibile: Max tiene le corna.
E in fondo cosa importa? I figli sono di chi li cresce: non si dice così?
Devo solo aspettare che i cuccioli crescano, valuterò allora se Lolita ha fatto le veci di Brooke Logan.
Gli occhi fissano lo schermo del televisore acceso, ma non lo guardano. La mente li porta altrove: a immaginare la primavera e il portico della fattoria di Luca: d’un tratto, l’idea di trasferirmi da lui e di lasciare il nido in cui sono cresciuta con Cassandra non mi spaventa più.
Mi guardo attorno e quasi mi commuovo per l’ordine che sono riuscita a mantenere in casa, dopo l’intervento provvidenziale di mia madre.
Ma a commuovermi di più è quel profumo di famiglia che aleggia nell’aria. Sorrido mentre mi gusto quel delizioso quadretto che sta lì, vicino ai miei piedi. Dormono tutti. I cuccioli vicino alla mamma, Max accanto a lei.
Il naso mi pizzica, gli occhi si bagnano.
Anche io avrò una famiglia?
Ma invece di rispondere a quella domanda che tante giovani donne si fanno, realizzo che questa settimana di vacanza mi ci voleva davvero. Farò la nonna, mi occuperò degli ultimi dettagli della festa, e ora che il mio diorese è praticamente perfetto, potrei anche concedermi una lettura leggera, il libro di Enrica, per esempio.
Sì insomma, se voglio davvero una famiglia, sarà meglio che mi faccia un’idea di ciò che mi aspetta.
CINQUANTASEIESIMO EPISODIO
Illustrazione: Valeria Terranova