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24 Feb

Chanel e il suo vocabolario della moda

 

Chanel e il suo vocabolario della moda

C

hanel è un vocabolario, un insieme di regole, una disciplina, una grammatica. Il suo modo d’intendere la moda è paragonabile a un film in bianco e nero, il cui fascino non conosce epoca. Il suo ingegno anticonformista ha liberato lo stile della donna fino a renderlo comodo e assolutamente elegante. Le sue mani, il suo cuore, la sua anima sono riuscite a toccare gli accessori simbolo del mondo femminile, cambiandoli per sempre. La borsa si rifà alle militari da uomo con tracolla, Chanel la ricrea in jersey, la fodera in gros-grain e nel febbraio del 1955, crea la 2.55, la borsa trapuntata a rombi con la catena intrecciata e inserita nei due occhielli. L’uniforme delle religiose di Abuzine ispira Coco nella creazione del tubino nero, è l’idea rivoluzionaria per eccellenza, libera dai vincoli del corsetto e crea una nuova silhouette: la Parisienne chic. I gioielli couture sono per Chanel un’altro mezzo con cui sfruttare la sensualità femminile, lunghe collane fatte con pietre barocche, croci con taglio cabochon e ornamenti di cristallo delineano un percorso prezioso che tocca Venezia e Bisanzio, passando per l’Inghilterra del Duca di Westminster e la Russia del Granduca Dimitri. Mettono in risalto l’architettura di ogni abito, come le vetrate medievali che illuminano una navata. E se per ciascuno esiste un simbolo, quello di Coco è senza dubbio la camelia: un fiore proveniente dai paraventi Coromandel, usato per abbellire capelli, abiti scarpe. La sua preferita è quella bianca, la cui perfezione geometrica viene riprodotta sul tubino nero come un’aureola di luce. Realizzata in cotone, pelle o seta: ricamata, stampata o lavorata a maglia e priva di profumo per non mettere in ombra N.5. Tutto ciò che ruota attorno alla figura di una donna può essere reinterpretato, Coco ripropone la catena come cintura, bracciale o collana, intrecciata in pelle o impreziosita di charm e diventa uno dei suoi deliziosi segreti sartoriali: cucita all’interno dell’orlo della giacca, dona una vestibilità perfetta. L’ultima frontiera dell’eleganza: la scarpa bicolore. Il beige allunga la gamba e il nero nasconde le macchie e rimpicciolisce il piede; si adatta ad ogni occasione perfezionando la silhouette con un movimento grafico simile ad un puntino sulla i. Le perle sono un portafortuna da tenere vicino al cuore, Gabrielle Chanel ne indossa svariati fili con i suoi abiti, non si presenta mai nel suo atelier priva di questo scudo iridato; quel colore bianco a lei tanto caro mette in risalto il nero. Ma il materiale emblematico con cui costruire una classe senza tempo è il  tweed: il tessuto di origine scozzese con cui è costruita la tenuta di caccia del Duca di Westminster diventa lo stesso dei tailleur femminili più ambiti. La moda passa, lo stile resta e quello di Chanel è destinato a durare per sempre.

Chanel is a dictionary, a set of rules, a discipline, a grammar book. Its way to interpret fashion is like a movie in black and white, whose charm is timeless. Its unconventional wit has set the woman’s style free and made it comfortable and elegant. Her hands, her heart, her soul have been able to touch the iconic accessories of the feminine world, changing them forever. The bag evokes the military bags with handles, Chanel recreates it made in jersey, with a gros-grain lining and in February 1955, Chanel created the 2.55, the matelassé bag with a chain introduce in two eyelets. The uniform of the Abuzine nuns inspired Coco in the creation of the little black dress, the idea is revolutionary, it sets the woman free from corsets and creates new silhouette: the Parisienne chic. The couture jewels are for Chanel another way to enhance the feminine sensuality, long chains of baroque pearls, cabochon cut crosses and crystal ornaments mark a precious path that touches Venice and Byzantium, passing by England at the time of the Duke of Westminster and Russia of Grand-duke Dimitri. They exalt the shape of a dress as if Medieval windows that light up the aisle. And if there’s a symbol for everyone, that of Coco is camellia: a flower coming from Coromandel screens, used to embellish hair, clothes and shoes. The favourite is a white one, whose geometric perfection is reproduced on the little black dress as if a light halo. In cotton, silk or leather: embroidered, printed or tricot and free from perfume not to compete with N.5. Everything that revolves around a woman can be reinterpreted, Coco reinterprets the chain as a belt, bangle or necklace, with leather or enriched with charms and becomes one of her sartorial secrets: sewed inside the jacket, it gives a perfect fitting. The last frontier of elegance: bi-colour shoesBeige to slender the leg silhouette, black to hide stains and make the feet look tinier; it is perfect for any occasion, a graphic movement as if the dot on the i.  Pearls are good-luck charms to keep close to the heart, Gabrielle Chanel wears long threads of pearls on her dresses, she always wears this sort of rainbow shield; that beloved white shade exalts the black. But the symbolic material to create a timeless charm is the tweed: a fabric of Scottish origin used for the hunting suit of the Duke of Westminster that is used for the most precious feminine suits. Fashion always fades but style remains and that of Chanel is destined to last forever.  

Chanel e il suo vocabolario della moda

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