ui non c’è principessa che tenga, l’unico personaggio Disney che davvero mi rappresenta è Crudelia De Mon. Magra, zigomi appuntiti, sigaretta accesa.
Per l’hairstyle ci stiamo lavorando. Giovanni ha riprodotto lo stesso taglio corto cadente a caschetto con la riga al centro che lo divide in due metà. Lei ne ha una bianca e una nera, a me basterebbe non fare il colore sul lato sinistro per sei mesi e già ci sarei. Se non fosse per l’altezza e per il mio amore smisurato per gli animali – sono vegetariana da 22 anni – forse saremmo due gocce d’acqua.
Ma in una cosa siamo identiche: la guida. Per lei una Panther De Ville, per me un Maggiolino Cabrio.
Per quelle come noi la leva del cambio non è solo un mezzo per cambiare la marcia, ma uno strumento di potere brandibile solo da coloro che ne sono degni. Capace di conferire super poteri come: teletrasporto dimensionale, viaggio temporale e manipolazione degli agenti atmosferici. Ogni tragitto da percorrere si trasforma in una gara di rally dove velocità e coraggio sono all’ordine del giorno. Gaspare e Orazio io li trovo per strada. Mi si piantano davanti e vanno proprio dove sto tentando di andare io. Non riesco a sorpassarli e sono in ritardo.
Li affianco in modo amichevole – senza sfasciare la fiancata – poi li guardò con quell’espressione tipo: “E levate’!” e loro rispondono con quella: “Nun ce prova’!”
Quando finalmente li supero, li guardo dallo specchietto con quella: “Levateve proprio!”
E sotto curva li saluto con un gesto plateale. La soddisfazione. Sterzo e riprendo il volante. Ammorbidisco il viso, sciolgo le mandibole, via anche lo sguardo da Predator. – Okay, così ci siamo.
Parcheggio nel cortile della scuola e con un sorriso vado a prendere Carola. Ho solo dieci minuti di ritardo. 😅😎
Illustrazione: Valeria Terranova