La primavera è alle porte, ma le temperature la dicono in modo differente, così approfitto dell’ultima ondata di freddo per raccontarvi del Prêt-Sport-à-Porter di Jet Set, che per il prossimo autunno inverno propone un nuovo modo di vestire cittadino contaminato dal comfort e dalla tecnologia dello sportwear. Come ci riesce? Utilizzando materiali e tecnologie sportive dando vita a capi destrutturati che diventano l’espressione dello chic naturale in chiave moderna. Nella Saint Moritz del 1969, Jet Set fu il fondatore di una cultura del lusso orientata più al lifestyle che allo show off, trasformando una moda in un vero modo di vivere… quegli anni in cui Gunter Sacks, Grace Kelly e Gianni Agnelli rappresentavano mondi diversi uniti da uno stesso criterio di autenticità: sperimentare nuove tendenze, vestirle e viverle. La nuova collezione è l’evoluzione di quel mondo, trasformato dalla velocità della comunicazione e dall’innalzamento del livello del gusto. Capi spalla in jersey doppiato acquistano l’aspetto del neoprene, parka in faille di nylon che riportano le cuciture impunturate delle giacche da sci, giacche a vento in nylon piattina si foderano di ciniglia, cappotti e cappe con zip nere a contrasto che disegnano geometrie alla Mondrian, parka di canvas morbido si rivestono all’interno di una membrana tecnica che conserva la temperatura fino a meno 30 gradi. Rivestimenti di lapin e di eco pelliccia si staccano per formare lunghi gilet da indossare sopra giacche e abiti, che prendono spunto da uno storico capo d’archivio del marchio. Non poteva mancare una capsule collection in cashmere, la comfort zone di questo guardaroba completo. La novità assoluta? La prima borsa Jet Set: un bauletto di pelle a doppio manico, uno a mano, uno a spalla con catena, realizzato in nero, giallo e in una palette di colori fluo. Un aggettivo per descrivere la collezione? Uno non basta…internazionale, sperimentale, iconica, elegante, veloce e di forte d’impatto. Voi cosa ne pensate?
Spring’s coming but temperatures say it different, So I seize the occasion of this cold snap to tell you something about Jet Set’s Prêt-Sport-à-Porter, that, for next fall winter, designs a new way of city fashion, contaminated by the comfort and technology typical of sportswear. How have they managed? Using materials and technologies typical of sportswear and creating de-structured pieces that become the pure expression of natural chic in a modern way. In Saint Moritz in 1969, Jet Set founded a luxury culture oriented to lifestyle more than to show-off, changing a fashion trend into a living style… those years when Gunter Sacks, Grace Kelly and Gianni Agnelli were the icons of different worlds yet sharing the same authenticity: experimenting new trends, wearing and living them. The new collection is the evolution of that world, Transformed by the speed of communication and the evolution of taste. Outerwear pieces in doubled jersey take on a neoprene aspect, nylon faille parka coats reproducing the top stitching typical of ski jackets, nylon wind jackets covered with chenille, coats and capes with black zip-fastening in contrast designing Mondrian effect geometries, soft canvas parka jackets covered with a technical membrane that keeps a stable temperature resisting up to minus 30°C. Detachable coverings in lapin and eco-fur covering that create long waistcoats to wear on blazers and dresses, taking inspiration from a historical piece of archive of the brand. A cashmere capsule collection couldn’t miss, the comfort zone of this complete wardrobe. What’s new? The first bag by Jet Set: a leather trunk with two handles, one to wear it as a clutch and another one with chains to wear it as a shoulder bag, in black, yellow and in a fluo colour palette. A word to describe this collection? One is not enough…international, experimental, iconic, elegant, quick and with a strong appeal. What do you think?