on guardo una partita di calcio da Italia ’90, da quando l’Argentina di Maradona ci ha battuto ai rigori. Avevo solo quattordici anni e non mi sono ancora ripresa. – Tutta colpa dell’arbitro. Non sono un’esperta, ma uno schema di gioco è come una dieta: per dimagrire serve una tattica, una strategia, un’impostazione. A chi tocca un’allenatore, a chi un nutrizionista, ma in entrambi i casi è sempre lui a dirti come vincere la partita. Tenuto conto che tra dire e fare c’è un po’ di differenza, devi sempre partire con il piede giusto. Ecco lo schema da imparare e da mettere in atto: se non sbagli nessun passaggio, ti difendi dagli avversari e non fai fallo, vinci. Non conosco una sola donna che abbia capito come funziona il fuorigioco, ma lo sanno tutte che per rimanere in linea devi seguire quello che sta scritto sui foglietti del centro di dimagrimento. Dribblare gli alimenti proibiti è difficile, il pressing causato dall’ansia da prestazione è pesante, e tu vuoi solo sentirti più leggera. La tabella è chiara, a te il fischio d’inizio.
Non farti prendere in contropiede, trova dei buoni compagni di squadra e una valida motivazione. Ce la farai.
Anche il giovedì sera davanti a Masterchef. Anche a Natale con la casa imbottita di cioccolato. Anche quando passi davanti a una panetteria e vieni investita dal suo profumo fragrante. E quando ti senti invincibile, niente da fare: la fame è brutta, la tentazione è forte. #NonCeLaSiFa.
Chi non ha mai sgarrato alzi la mano. Un cucchiaino di Nutella: ammonizione. Due cucchiaini di Nutella: seconda ammonizione. Un vasetto di Nutella: espulsione per condotta gravemente sleale. La domenica: autogol.
Era da dire. Ma per il principio televisivo del “crederci sempre, non arrendersi mai” ti rimetti in gioco.
A volte 90 minuti non bastano, a volte sono necessari i tempi supplementari e anche i rigori. Ma quando sei di fronte alla porta, c’è solo una cosa che puoi fare: gol. 
🥅
⚽️
🙌🏼
#MaTieniChiusaQuellaDelFrigorifero
Illustrazione: Valeria Terranova
