o sempre dimostrato meno anni di quelli che ho realmente: è sempre stato così, sin dall’infanzia.
Quando in quarta elementare l’ambulanza mi porta in ospedale d’urgenza per impedire all’appendicite in peritonite di togliermi dalla faccia della Terra, l’infermiera che mi accompagna in sala operatoria mi uccide in modo diverso, dolcemente, chiedendomi se l’asilo mi piace e se ho degli amichetti.
Dov’era mentre fiera le parlavo del mio pigiama di Kiss me Lycia con cui affronterò il bisturi?
Una bambina dell’asilo guarda i Barbapapà, e una signora della sua età dovrebbe saperlo, che cavolo!
Okay che sto per essere stordita e tra poco spegnerò la luce, ma mi toccherà dimenticare anche le sue domande che offendono non tanto la mia statura – che l’ha tratta in inganno – ma, piuttosto, la maturità intellettuale dei miei nove anni.
Eppure, una volta cresciuta, ho ripudiato me stessa per aver disprezzato ciò che oggi è diventato un complimento.
È vero che la bassa statura può rappresentare un limite – se nella vita vuoi fare la hostess — ma, in caso contrario, può diventare un vantaggio se abbassa l’età anagrafica.
A me succede perché sono alta un metro e cinquantatré, ho una costituzione esile e ho una retromarcia di seno.
Non sono a mela, non sono a pera, sono a garçonniere, il termine coniato per definire la fisicità di Coco Chanel: anche lei è sempre sembrata più giovane di quanto non fosse in realtà.
“L’abito non fa il monaco”?
Be’ dipende: se ti vesti da monaco sembri un monaco per forza.
Traduzione: se ti vesti in modo giovanile, sembrerai più giovane.
Ora, qualcuno potrà pensare che tutto questo gira intorno alla vanità femminile, ma non è proprio così, si tratta di preservazione.
La donna si veste in modo giovanile per una sola ragione: non vuole farsi dare del Lei.
Fino a che le danno del ’tu’ è giovane; quando le danno del ‘Lei’ è vecchia.
La donna cerca di evitare solo questo.
Due anni fa, sono sotto la doccia in piscina e arriva una classe di ragazzine: una di loro non può lavarsi perché non ha la chiavetta, io le presto la mia.
“Grazie signora…”
Avevo voglia di riprendermela.
E dire che io ho un ulteriore vantaggio, la voce: sembra quella di Alvin dei Chipmunks. Quando mi chiamano gli operatori telefonici, la prima domanda è: “Mi passi la mamma, per favore?”
“La mamma sono io.”
Per esempio.
Ma poi, come si dice, basta essere giovani inside… coltivare i sogni, allenare la mente… a proposito, di cosa stavamo parlando?
Illustrazione: Valeria Terranova