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3 Ott

Le giornate no

ENRICA ALESSI SCRITTRICE

I

l buongiorno si vede dal mattino? Pure le giornate no. Nelle giornate no ogni singolo evento si rifà alle leggi di Murphy: se qualcosa può andare male lo farà. Rimani a letto la mattina. Arrivi tardi al lavoro. Ti dimentichi la borsa di nuoto a casa, il portafoglio in macchina e tuo figlio a scuola – che è un’ora che aspetta davanti al portone cercando una scusa per i servizi sociali. Tamponi l’anziano con il cappello che tanto, prima o poi, era da dire. Buchi una gomma mentre stai tornando a casa a recuperare la borsa di nuoto. E, dopo averla riparata, suoni alla porta aspettando tuo marito che venga ad aprirti, ma non ci riesce perché è  a letto con un’altra. Giornata top! E così, offuscata dall’ira, dai la colpa alla sveglia che, per non averti tirato giù dal letto, ha innescato una serie di fatti a catena degenerati in catastrofe. O ancora peggio, colpevolizzi te stessa, la demenza senile che avanza, la mancanza di attenzione e il tuo potere seduttivo inesistente, quando in realtà è solo colpa della sfiga, altrimenti detta karma, che ha deciso di rovinarti la giornata perché non aveva niente di meglio da fare. Se la felicità non fosse fatta di attimi, nemmeno sapresti riconoscerla, e pure la sfiga: nei rari momenti in cui ti abbandona, l’apprezzi un casino. E dopotutto, domani è un altro giorno – disse Rossella O’Hara – vuoi che il Karma debba romperti le palle per due giorni di fila?

Can you tell a good day from the morning? What about bad days? Those days when everything goes wrong, each single event ends up being associated with the Murphy’s law: anything that can go wrong, will go wrong. I warn you: stay in bed that morning. You’ll be late to work. You’ll forget the bag for the pool that day, your wallet in the car and you’ll forget to pick your son up from school – and he’d be waiting for you there ages trying to find a good excuse to tell the social services. You’ll ram into the back of an oldie, who would be wearing a hat (you knew it would happen sooner or later). You’ll get a flat tire on your way back to the house to get the bag for the pool. And, after having fixed it, you’ll be ringing at your door-bell waiting for your husband to open the door to you, hopeless, since your husband will be in bed with someone else.  Top day! And so overshadowed by rage, you’ll be blaming the alarm clock, for having forgotten you in bed, for having triggered such a chain reaction that had degenerated into a catastrophe. Or even worse, you’ll blame yourself, the senile dementia advancing stage, your lack of attention, your inexistent seductive power, when in truth you should blame it on the hoodoo, in other words on your karma, that has intended to fuck your day for lack of alternatives. If happiness wasn’t made by instants, you wouldn’t be able to recognize it, while bad luck: you really appreciate its rare moments of absence. All in all, tomorrow will be another day – as Rossella O’Hara  would say– stop thinking the Karma will be hassling you two days in a row, will you?

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