[youtube width=”900″ height=”530″ video_id=”5QS1l1mSDSo&feature=related”]
Più faccio questo lavoro, più sono convinta che, per avere successo, dietro a un buon prodotto deve esserci anche una spiccata personalità e Benedetta Bruzziches ce l’ha! L’ho rivista a Milano al Vogue Talents Corner, nel suo spazio le borse create in collaborazione con Caterina Gatta, le BRUZZICAT, realizzate con tessuti vintage tra cui riconoscerete quelle di Naj Oleari, e la sua nuova personale collezione. “Una collezione che parla di gioia, sbrilluccicante come un fuoco d’artificio, una collezione che ti guarda, ti bacia e ti abbraccia”, una collezione che celebra “L’arte della gioia” e da essa prende il nome. La gioia di mangiare, di parlare, di conoscere, del convivio e della bellezza. E’ il suo viaggio in Sicilia ad ispirarla… gli usi, i costumi di chi popola questa calda isola in modo godereccio, ma sopratutto gli uomini mediterranei che coi loro occhi ti guardano, ti mangiano, ti toccano. Borse con occhi e bocca, perché laggiù “si parla con tutto”, borse come cabaret di pasticcini “che stampano sorrisi sulle facce di chi li riceve”, perché infondo è come canta Liza Minelli: “A cosa serve sedere soli nella vostra stanza, venite a sentire la musica, venite assaggiate il vino, proprio qui un tavolo vi aspetta, la vita è un cabaret!”
Good products are not enough to have success in this job, what you need is a special personality and Benedetta Bruzziches definitely has it! I met her in Milan at Vogue Talents Corner, where she showcased the bags created with the collaboration of Caterina Gatta, BRUZZICAT, made with vintage fabrics among which Naj Oleari prints are highly recognizable as well as her new personal collection. “A cheerful collection, glittering like fireworks, a collection that looks at you, kisses you, hugs you”, a collection celebrating “the art of joy” from which it takes its name. Joy of eating, joy of talking, of meeting people, sharing, the pleasure of beauty. Her journey to Sicily inspired the collection… Habits and traditions of this joyful Mediterranean Island, but, above all, Mediterranean men who, with their eyes, look at you, eat you, touch you. Bags with eyes and mouth, as in Sicily “every single part of the body talks”, bags like teacakes able to raise a smile on those who have them, as, all considered, it’s exactly like Liza Minelli used to sing: “What good is sitting alone in your room, come hear the music play, Come taste the wine, right this way your table’s waiting, life is a cabaret!”