Una stampa che non passa mai di moda, fiori che sbocciano su costumi, abiti e accessori. Già nel ’66 Rodolfo Gucci e Vittorio Accornero de Testa, dedicarono un foulard a Grace Kelly, quella stampa fu chiamata FLORA e ancora oggi, quella fantasia e quel nome vengono riproposti…anche sotto forma di profumo. Il vero stile Liberty si esprime al meglio con abiti X Longe fluttuanti, che vestono fatalmente silhouette Seventies. Maxi dress che danno un senso di spensieratezza, strizzati in vita da cinture rigide e colorate, accompagnati da sandali ultraflat. Nessuno resiste alla tentazione di cogliere un fiore, per dire la sua in passerella. Marni con grandi margherite, Versus li abbina allo scozzese, Moschino Cheap and Chic con un “bad taste”, mette fiori con pois e fantasie macro. Leitmotiv usa stampe floreali che sembrano tatuate, Alberta Ferretti con raffinate trasparenze e Paola Frani con tinte che paiono dipinte ad acquerello. Marras li ricama su top e giacche, Maurizio Pecoraro, invece, li applica con pietre e tessuto su short e collari. Anche se il fiore lo ruba per noi D&G, coi suoi abiti lunghi e morbidi, le grandi tasche dentro cui infilare le mani, quando vogliamo essere disinvolte e sognatrici, perchè è questo lo stato d’animo che richiama la stampa flower… …ci incoraggia a far uscire la nostra primavera in anticipo.