To top
12 Mar

LOUIS VUITTON – PRET A PORTER AUTUNNO INVERNO 2011 2012

Una hall di un lussuoso albergo e quattro ascensori, dove quattro valletti, posizionati davanti a ciascuna porta, diventano il lasciapassare per ogni modella che salirà e sfilerà. Lo show ha inizio, la donna presentata nelle prime uscite è osè ma non troppo, seminuda sotto e accolatissima sopra in una sorta di compromesso: essere altamente seduttive senza tralasciare il buon gusto. Per questa ragione la donna Louis Vuitton, nel prossimo inverno, indosserà gonne e pantaloni trasparenti, autoreggenti a vista con tacchi altissimi, ma coprirà la parte superiore con maglie e camicie accolatissime. Paradiso e inferno, dove l’anello di congiunzione tra l’uno e l’altro è rappresentato dalle alte cinture in pelle che rendono il punto vita sottile e sensuale. Colletti bon ton compaiono ovunque, bianchi, in vinile e anche in metallo, sono testimoni di eleganza che si affiancano ai cappelli da ufficiale che rappresentano il rigore. Giacche dal taglio classico e dai colori vivaci si contrappongono ad austeri cappotti militari da indossare con stivali, che diversamente dalla moda italiana, arrivano sotto il ginocchio. Gonne e pantaloni a vita alta, con grandi bottoni circolari concentrati sulla parte centrale e sulle tasche laterali. Non manca l’effetto glitterato che riguarda abbigliamento e accessori, seguiti da una parte completamente dedicata al grande freddo, pellicce, pesanti capispalla e giacche con maniche e spalle voluminose, realizzate con un materiale così rigido da sembrare un sofisticato neoprene in matelassè. Assolutamente presente lo stile classico, fantasie romantiche con maniche baloon, abiti spettacolari realizzati con giochi di paillettes dal taglio triangolare, guanti e decolletè bianchi, capelli raccolti da fasce che sembrano maschere carnevalesche. La borsa è rigorosamente da indossare a mano, più o meno grande, clutch con bracciale e catena e buste che diventano must, col vantaggio che qualsiasi borsa piegata su se stessa diventa ciò che vogliamo diventi. A chiudere la sfilata è Kate Moss che, con irriverenza, sfila fumando una sigaretta, Il genio Marc Jacobs al termine non può far altro che salire da quell’ascensore, che rappresenta il simbolo della sua creatività, sempre haute, sempre attuale, che sempre sale e mai scende.