Quando si convive, nascono situazioni che diventano veri e propri luoghi comuni, in cui, nove volte su dieci, l’uomo fa qualcosa di sbagliato e la donna s’incazza. E quando la donna dice d’incazzarsi davvero, anche l’uomo si mette sull’attenti, organizzando una riunione di condominio con i due inquilini che abitano il suo cervello: i neuroni, per rimetterli in riga e far funzionare tutto come la donna vorrebbe, per almeno un paio d’ore. Ma passato questo breve lasso di tempo, la tenacia femminile torna a scontrarsi con il menefreghismo maschile, che, senza grandi colpi di scena, si manifesta nelle solite circostanze:
1. L’uomo ha qualche problema nel direzionare i getti d’acqua – di qualsiasi natura essi siano – forse è un modo per marcare il territorio, ma dopo aver fatto pipì e doccia, le zone adiacenti sono talmente allagate che sembra sia esploso un tubo. E se non è la donna a farlglielo notare, l’uomo finge di non accorgersene.
2. Il pattume che viene raccolto sotto il lavandino in cucina non è tossico, eppure l’uomo non vuole saperne di liberarsene, lo vede come un occultamento di cadavere e preferisce che sia qualcun altro a sporcarsi le mani. Anche i panni sudici della palestra vengono trattati nello stesso modo: abbandonati a loro stessi in una busta di plastica, dove aspettano di produrre un odore irrespirabile ed essere quindi trasferiti nel cesto della biancheria sporca.
3. Le luci si accendono e si spengono solo per il gusto di creare litigi tra uomini e donne – il bisogno d’illuminare è venuto soltanto dopo. – L’uomo non ha problemi nella fase di accensione, ma in quella di spegnimento teme di rimanere fulminato e preferisce non toccare l’interruttore una seconda volta, lasciando immancabilmente la luce accesa. Ma com’è che si ricorda di spegnerla solo quando fa sesso? Non è che la spegne perché al buio riesce a immaginarsi meglio l’amante? La donna dovrebbe valutare questa ipotesi e farsi qualche domanda.
4. Quando all’uomo viene commissionato di fare la spesa, questa semplice richiesta viene tradotta come l’ultima cosa da fare prima di morire, ecco perché vuota il supermercato e torna a casa con una scorta che non si è mai vista neanche nei rifugi anti-nucleari. Puntualmente, la cosa più importante della lista non la compra mai e quella espressamente vietata, invece, è la prima che tira fuori dal sacchetto.
5. Per l’uomo tirare l’acqua è un segno di sottomissione – ancora non si è capito se nei confronti della donna o della cacca – richiede troppa umiltà, il suo motto è: chi la fa l’aspetti e qualcuno, prima o poi, la farà sparire al posto suo.
Se la donna s’incazza sempre per le stesse cose, significa che l’uomo non la sta a sentire, che se ne fotte proprio o forse, sotto sotto, gode nel vederla fuori di sé, ma durante i faccia a faccia, per tentare di cavarsela, ha collaudato una sorta di linguaggio in codice con cui rimanere il più vago possibile, fatto di poche, banali e inutili frasi fatte che più che riparare al danno, lo aggravano ulteriormente. Sono tutte precedute dalla parola scusa e, a seconda degli incidenti domestici, seguite da: non l’avevo visto, non me ne ero accorto, non l’ho fatto apposta, mi sono dimenticato, non l’ho fatto con l’intenzione di farti arrabbiare, pensavo che fosse giusto fare così e, per finire, la peggiore: non credevo ti facesse incazzare tanto. –Perché è ammessa anche l’opzione che uno possa incazzarsi poco? Eppure, anche se menefreghismo e tenacia stanno su due linee parallele destinate a non incontrarsi mai, c’è una cosa che riesce a tenere unite due peculiarità tanto diverse ed è la pazienza: l’evoluzione della tenacia –femminile. – Che la donna possa avere la forza di cambiare le cose che può cambiare, che possa avere la pazienza di accettare le cose che non può cambiare e che possa avere non tanto l’intelligenza, quanto più una pacifica rassegnazione nell’accettare che un uomo non si cambia.
When you live with someone, there are some situations that tend to become common places where, nine out of ten, a man does something wrong and a woman gets upset. And when a woman is really upset even a man notices it and organizes a meeting with the two neighbors living in his brain: neurons, so as he can put them in order and make them work, at least for a couple of hours, like a woman would love to. But, after this short period of time, the feminine perseverance is once again facing the masculine indifference that, with no particular sense of guilt, becomes manifest in the same usual circumstances:
1. Men have some trouble in orienting water jets – of any kind and nature – maybe it’s his way to mark the territory but after wee-wee or a shower, the adjacent areas are flooded as if a pipe explosion. And only when a woman makes him notice it, he realizes.
2. The rubbish bin under the sink is not toxic yet men don’t want to get rid of it, they see it as a concealment of a corpse and they prefer someone else to get rid of it. Even dirty clothes after a gym work-out undergo the same treatment: left abandoned in a plastic bag waiting to produce an unbearable smell and then moved to the laundry basket.
3. Light go on and off just for the pleasure of creating a fight between men and women – the need to light up a space came after. – Men don’t have problems in switching on a light but when it comes to switching off instead, they fear a blown out and prefer not to touch the switch a second time leaving the lights on. But how comes they remember to switch the light off when having sex? Isn’t it that they switch the light off so that they can imagine their lover? Women should consider this hypothesis and wonder why.
4. When a man is asked to do the shopping, this request is like the last thing to do before dying, that’s why he comes home with an amount of food to be able to live for months in a nuclear shelter. And of course, he doesn’t buy the most necessary item on the list but useful and fat food is the first in the shopping bag.
5. For men the toilet flush means submission – it’s not clear if it is towards a woman or crap – anyway it requires too much of humility and the pay-off is: what goes round comes round and somebody, sooner or later, will get rid of it and flush the toilet.
If women get upset always for the same things this means that men don’t listen to them, they don’t give a damn and maybe they even enjoy seeing a woman going mental but, during face-to-face meetings and to be able to muddle through, they have fine-tuned a sort of code language to remain as much vague as possible, a language made of few, obvious and useless phrases that make the damage even worse. They are all preceded by the word sorry and depending on the situation followed by: I didn’t see it, I didn’t want to do it, I forgot, I didn’t want to make you upset, I thought it was the right thing to do and finally, the icing on the cake: I didn’t think you would have taken such an offence. – Is there an option not to get upset? However, despite the fact that perseverance and indifference are two parallel lines that will never meet, there’s something that unites these two different characteristics and that’s patience: the evolution of feminine perseverance. That means the strength of a woman to be able to change things she can change, the patience to accept things she cannot change and the intelligence or better the peaceful resignation to accept that men will never change.
Gilet: THE VOGUE WARDROBE
Dress: BLUGIRL
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Bag: BENEDETTA BRUZZICHES
Eyewear: JIMMY CHOO