DI MATTEO MANZINI Le sfilate di Milano si sono quasi tutte focalizzate sul ritorno al rigore, con forti ispirazioni gotico/decadente/militare… per un attimo mi era sembrato di tornare negli anni ’90… sfilate e presentazioni molto minimal, modelle con un make-up quasi inesistente, capelli semplicissimi spesso raccolti o lasciati “naturali”, le atmosfere sono cupe come nel “Dracula” di Coppola. I colori presenti nelle collezioni sono quelli del sottobosco, tanto nero ed un tocco di giallo e glicine sono le uniche eccezzioni wow di una settimana della moda molto dimessa ..! Frida Giannini per Gucci definisce la sua donna “notturna e romantica”, è una femmina dall’allure quasi vittoriana di fine ‘800; I tessuti sono i velluti, i jacquard, vengono proposte stampe floreali, romantiche, ma con la base sempre scura, si susseguono i colori del verde bottiglia, dei bordeaux e dei marroni. Donatella Versace, per la collezione Versace, prende liberamente ispirazione agli archivi della couture del fratello, per l’esattezza quella del 1997 in cui Gianni presentò una donna dark, brutale e moderna. Molti elementi gotici come i crocefissi che appaiono un pò ovunque, molta pelle e linee severe si susseguono sulla passerella di Via del Gesù. Il tocco di Donatella è stato quello di conferire a questa collezione molta, moltissima energia positiva dal carattere hard-core! Roberto Cavalli per la sua collezione decide di cambiare radicalmente direzione, forse per la presunta cessione del marchio o forse per cercare d’abbracciare i nuovi mercati d’oriente. Quindi il lusso e l’eccesso sono i protagonisti delle sue creazioni. Broccati, jacquard, piume, ricami, pellami, come il pitone in tutte le versioni e dettagli artigianali come mai non si erano visti. La femminilità provocante della donna Cavalli cede il passo alla “sobrietà” del lusso estremo, quasi come se volesse presentare una strega 2.0 Miuccia, invece, presenta la collezione di Prada apparentemente fuori da tutti gli schemi e lontana dalle tendenze che tutti sembrano aver seguito… in realtà anche lei si rifà ad un donna quasi strega, dall’influenza indiana per via dei tessuti stampati, delle sete e per i capelli lunghissimi colorati sul fondo che tutte le modelle portano, ognuna con una sfumatura diversa. Forte è anche la presenza del militare e dei capispalla estremamente rigorosi che sono da sempre un must della maison.
BY MATTEO MANZINI Milan fashion shows mainly focused on the revival of austerity, with strong gothic/decadent/army-like suggestions… for a second I thought I was living back in the ’90s… minimal parades and shows, models with almost no make-up on, plain hair styles often up or loose in a “natural-looking” way, gloomy atmospheres like Coppola’s dark “Dracula”. The main colors of the collection are those of the wild underwood, a lot of black A touch of yellow and wisteria are the only exceptions of an unassuming Milan fashion week ..! Frida Giannini for Gucci defines her woman as “nocturnal and romantic”, a feminine allure seemingly belonging to the Victorian age; the main textiles: velvet, jacquard, floral prints, romantic but on dark backdrop, greens, burgundies and browns come one after the other. Donatella Versace, for the Versace collection, gathers inspiration from her brother’s couture records, precisely from the 1997 one, in which Gianni showcased a dark, brutal and modern lady. Lots of gothic elements like crucifixes come up here and there, lots of leather and rigid cut lines catwalk down Via del Gesù in Milan. Donatella’s touch was that of infusing this collection with a lot, loads of positive energy with a hard-core character! Roberto Cavalli for his collection chooses to radically change direction, maybe for the alleged transfer of the brand or maybe in trying to win new Eastern markets. Therefore luxury and excess play a central role in his collection. Brocades, jacquard, feathers, embroiders, leather, piton skin in every version and never-seen-before artisanal details. The sexy femininity of Cavalli’s woman leaves room to the extreme luxury of “sobriety” as if featuring a 2.0 witch. Miuccia, instead, showcased Prada collection apparently not fitting any scheme and far from trends followed by everyone else… Well, in truth, she also turns to the kind-of witchy woman, from the printed Indian-like textiles and silks to the long colored tip-ends hair style worn by the models, each one of a different shade. Strong is also the presence of army-fashion and of extremely severe coats, that have always been a must for the maison.