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Ma le cose che si perdono nell’armadio dove vanno a finire? Quelle cose basiche che metti con tutto e che quando non riesci più trovare ti viene da piangere? Quegli evergreen che ti hanno salvato la scena in più occasioni e nel momento in cui ti metti a pensare che d’ora in poi dovrai andare avanti senza di loro, ti chiedi: in che modo? Quelle cose per cui non riesci a darti pace, continuando a cercare nei soliti scaffali, nei soliti cassetti, ma per cui non ti rassegni perché vale la pena lottare. Ne hai così bisogno che ti mettono nella situazione disperata di chiedere anche a tuo marito se le ha viste e, nonostante tu sabbia benissimo che lui non sa manco dove tiene le sue mutande, ci provi ugualmente. Lui ti guarda come fa di solito quando gli parli di vestiti, con uno sguardo che è l’essenza del menefreghismo e della noncuranza, ma fa uno sforzo, quasi come se stesse capendo il dramma che stai vivendo, e ti chiede: “Dove lo hai perso?” Vorresti applaudire a tanta perspicacia, ma ti limiti a rispondere con un: “non lo so…” Anche se sarebbe meglio un bel: “Se sapessi DOVE l’ho perso, pensi che non sarei già corsa a riprendermelo?!?” E anche se in cuor tuo sai che gli “scheletri nell’armadio” sono quelle cose che non si riescono più a trovare e vengono dichiarate morte, tu continui a cercare, tempestando di domande tutte le persone che vivono con te. A furia di chiedere a destra e a manca, l’interrogatorio ti si ritorce contro e ora sei tu a dover rispondere! “Com’era? Di che colore era? Come ti stava? Bene? Peccato!” E altre ancora che ricordano quelle dei film polizieschi: “Quando è stato l’ultima volta che lo hai visto? L’ultima volta che te lo sei messo? Hai un alibi che possa confermare la tua versione davanti a una giuria?” Ma aspetta, non ero io a fare le domande qui? Poi arriva l’ultima dell’interminabile elenco, quella che è seguita da una affermazione e che ti concede di continuare a sperare: “Sei sicura che lo hai perso? Forse non ti ricordi dove lo hai messo, lo ritroverai quando smetterai di cercarlo! ” Ma ancora oggi mi chiedo: Quei “missing in action” non sono ancora saltati fuori perché non hai mai smesso di cercarli o perché il tuo inconscio maledetto li ha nascosti troppo bene? Non so darvi una risposta, ma a tutti loro voglio almeno dedicare una canzone struggente: “Missing” degli Everything but the Girl… “Erano anni che stavi lì, ora sei sparito da qualche parte, come lo spazio cosmico. Hai trovato qualche posto migliore e mi manchi…come al deserto manca la pioggia. Che tu sia morto?”
Where do clothes that get lost in the closet go? Those basic pieces that perfectly fit any look, in my case black pieces, those clothes that can almost make you cry when you can’t find them anywhere? Evergreen clothes that have saved your outfit in more than one single occasion, and when you think that you must go on without them, you wonder: how…can I go on without?!? You just can’t stop looking for them, you look for them in your drawers, in your wardrobe, maybe for years and nothing, they have just disappeared. If the piece you were looking for was alive, after years of useless search, it would be considered dead…hence the term “skeleton in the closet”. Those things which are worth your struggle, things that, when you are desperate, make you ask your husband if he has seen them somewhere, even if you are perfectly aware that he doesn’t even know where his own belongings are, Well, those things that are worth a try…..even in the most desperate cases! You don’t want to stop hoping and keep on asking everybody at home if they have seen them. Suddenly your third degree recoils on you… and as it always happens you are asked the same, old, stupid question: “Where have you lost it?” You are tempted to cheer the perspicacity but you just answer “I don’t know…” and actually you would say: “if I knew WHERE I lost it, do you think I wouldn’t have already gone to take it back?!?” Other questions recalling “missing person TV programs” come: “What was he/she wearing? Did it suit you fine? Yes? Oh, what a pity!” And others more like spy movies: “When did you see it last? Do you have an alibi? Someone who can confirm your statements before a jury?” And now the only thing you can do is thinking: “Wait a moment, I was asking questions, wasn’t I?” Then the last question of this endless list finally comes, the question that is usually followed by a phrase that allows you to continue to hope: “Are you sure you have lost it? Perhaps you don’t remember where you have put it… You’ll find it when you stop looking for it…” But still today I wonder: those “missing in action” pieces are still missing because you haven’t stopped looking for them or perhaps because your unconscious mind hid them too well? I can’t answer this question but I’d like to dedicate a tormenting song to my beloved missing clothes: “Missing” by the Everything but the Girl… “It’s years since you’ve been there, and now you’ve disappeared somewhere, like outer space, you’ve found some better place and I miss you…like the desert miss the rain could you be dead? ”