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1 Feb

Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio – e non è il film con Lino Banfi

storie di ordinaria follia
     
S ono diventata scaramantica dopo aver accettato di convivere con la nuvoletta di Fantozzi sulla testa e con essa, anche con la mia sfiga cosmica. Non ho particolari amuleti o simboli scaramantici: niente corni, scopette, ferri di cavallo o gobbe da accarezzare all'occorrenza. Mi sono limitata ad affidarmi al mio colore preferito: il giallo, e quando ho un evento importante o qualcosa di impegnativo da affrontare indosso sempre qualcosa di giallo. Ma anche in questa scelta cromatica la mia sfiga si è ovviamente palesata con puntualità. Quando preparai l'esame di storia dell'arte medievale scoprì che il giallo, secondo l'iconografia di quel periodo, è il colore dei traditori, uno su tutti Giuda. Te pareva. Infatti, lo incontriamo avvolto nel suo mantello...
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22 Gen

Noi siamo infinito — e non è il film con Emma Watson

enrica alessi storie di ordinaria follia
 
È  quattro giorni che sono in casa con il pigiama e la vestaglia di E.T e non è un bel vedere. Sto lavorando al romanzo da diciotto ore e ho bisogno di prendermi una pausa. Mi alzo dal letto su cui stavo scrivendo, faccio attenzione a non calpestare il cane che è rimasto con me per tutto il tempo e scendo di sotto a controllare cosa sta facendo la cumpa. Emma studia, Carola guarda la tv, Giaco russa sul divano: che bel quadretto. “Corola abbassa un po’ il volume: papà sta dormendo.” le raccomando. “Non sta dormendo mamma, sta russando e io non riesco a sentire la musica della sfilata di Victoria’s Secret.” “Stai guardando la sfilata di Victoria’s Secret?” chiedo basita. “Mamma,...
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18 Gen

On writing — e non è il romanzo di Stephen King

enrica alessi storie di ordinaria follia
 
S ono una fan del concetto di squadra. Sono il D’Artagnan di famiglia. “Tutti per uno, uno per tutti!” Lo dico sempre alle bimbe: collaborare rende tutto più semplice, ma nove volte su dieci, chi collabora siamo solo io e Giaco — e qualche volta, canna anche lui. Ma per quanto i miei super poteri mi galvanizzino, visto che solo io mi accorgo delle briciole sul pavimento, dei piatti sporchi nel lavandino e della cacca di Sissi nella lettiera, penso sia giunto il momento che anche le bimbe si rendano utili e pronte a battersi per la causa. L’unione fa la forza. Sto scendendo le scale per andare da loro e gradino dopo gradino, penso a come formulare la mia richiesta. Mi serve un...
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11 Gen

Ricordati di me — e non è il film con Laura Morante

enrica alessi storie di ordinaria follia
 
E mma lo sa già e con Carola siamo agli sgoccioli. Sarà questa la sua ultima letterina a Babbo Natale? Sarà l’ultima vigilia in cui preparerà latte, biscotti e carote per lui e per le renne? Sarà l’ultimo anno in cui correrà a svegliarci per dirci che è arrivato e che le ha portato i regali? Non so se sono pronta a separarmi da tutto questo, ma d’altro canto, mi rendo conto che undici anni sono undici anni: dovrei dirle la verità? Cerco di capirlo. Sono gli inizi di dicembre, siamo tutti a tavola e stiamo cenando, quando con nonchalance le chiedo: “Hai scritto la letterina a Babbo Natale?” Questo dovrebbe farmi capire se ci crede ancora oppure no, ma Emma...
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4 Gen

The Dreamers — e non è il film con Eva Green

enrica alessi storie di ordinaria follia
       
H o prenotato i biglietti del treno, questa volta è Giaco che mi accompagna a Napoli, ma c’è solo una cosa che non ho ancora capito: come ci si veste per andare a presentare un libro che ha la faccia di un manuale per mamme, in una scuola di teenagers? Jeans, felpa e scarpe da ginnastica mi toglierebbero vent’anni? Non credo, non avrebbero inventato il botox, e a ogni modo, non mi serve un elisir di eterna giovinezza, ma qualcosa che faccia emergere il mio spirito giovanile. Che ci vuole? Ci vuole Robbi, che oltre a essere il mio personal trainer, è anche regista, costumista e stylist presso se stesso. “Allora Enri: jeans, felpa e sneakers non vanno bene...
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31 Dic

Jerôme stiamo arrivando

not for fashion victim enrica alessi
     
A ll’apparenza, il libro di Enrica mi era sembrato innocuo, ma di fatto, anche se sono rimasta ferma a pagina sette, il mio istinto materno è cresciuto in maniera esponenziale: non sono riuscita a separarmi dalla famigliola canina — nemmeno per un weekend. Ritengo che in questo momento delicato, genitori e cuccioli debbano rimanere uniti, nel luogo a cui sono abituati: casa mia. Il dottore ha sorriso, mi ha abbracciata e ha lasciato la bomboniera sul tavolo da pranzo: una slot machine ferma su tre cuori. Esiste niente di più kitsch? Non saprei, però è originale. “Cara Melissa, finalmente stiamo per conoscerci. Il mio volo atterrerà venerdì a Bologna alle 19,05. Io e Nicholas prenderemo un taxi per raggiungerti, puoi darmi l’indirizzo? Ceniamo insieme? Mi hanno...
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24 Dic

La cicatrice

not for fashion victim
     
E dire che mai avrei immaginato di affrontare Mila. Più ci penso e più mi convinco che io stessa non smetterò mai di stupire me stessa. Contro ogni previsione, sono andata dritta al punto senza esitare: volevo che sapesse che idea mi sono fatta di lei, di suo figlio e di questa situazione assurda. Il telefono è sul mio comodino, lo afferro con foga e cerco in rubrica il nome della donna che ha travolto la mia serenità. Lo trovo e mentre premo il pulsante verde che inoltrerà la chiamata, mi chiedo perché abbia aspettato tanto a decidermi. Ma poco importa ormai: Mila ha già risposto. “Ciao Melissa, che piacere...
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