S
crivo questo pezzo dal Giappone e a ispirarmi, inevitabilmente, sono le eroine dei cartoni animati con cui passavo i pomeriggi. Ho fatto merenda con i loro sogni, desiderando le stesse cose che loro desideravano, e se loro riuscivano a realizzarli, potevo riuscirci anch’io. Non mi spiegavo perché i grandi giudicassero diseducativa quella tv che mi faceva stare bene, ma la colpa — o il merito — del mio essere una sognatrice, credo sia proprio di quei personaggi televisivi che mi hanno trasmesso una dose massiccia di ottimismo e tenacia. Se per qualcuno è più allettante offrire solide realtà, io, invece, sono innamorata dei sogni e sono attratta dalle persone che ne possiedono uno.
Nei primi anni del blog, avevo intervistato tanti...