To top
18 Apr

Feriti dentro, belli fuori

Enrica Alessi romanzo Not For Fashion Victim
 
M elissa sei una stalker. Ebbene sì, confesso. Ma la colpa è solo di quel dannato libro che il mio cane ha inghiottito. Non sono nemmeno sicura che se ne sia liberato, forse, qualche frammento è ancora dentro di lui. Esci da questo corpo, dico mentre lo guardo scodinzolare come se niente fosse, e lì, capisco che è ignaro della possessione. Dove ero rimasta? Okay: al fatto che sono ufficialmente una stalker. Mi sono messa a cercare Jérôme Gautier su Google, questa è una cosa seria: è una missione, e le cose vanno fatte con strategia. Se mi serve un libro autografato, devo accertarmi che chi lo ha scritto sia ancora vivo. Se fosse morto, tutto sarebbe risolto: mi basterebbe il libro che ordinato su...
Continue reading
17 Apr

Susanne Kaufmann

L a scorsa settimana abbiamo avuto il piacere di essere invitate al press day di Susanne Kaufmann e di conoscerla personalmente. Susanne ha voluto presentarci le novità per il 2018 in occasione del quindicesimo anniversario della nascita del suo brand, leader nel campo della cosmesi naturale. Il percorso personale e professionale di Susanne Kaufmann rappresenta il connubio perfetto tra ricchezza culturale del territorio e la sua attitudine cosmopolita. Susanne a 23 anni ha iniziato a dirigere l' Hotel Post Bezau, gestito dalla sua famiglia da generazioni a Bezau, in Austria. L'amore per la propria terra , in particolare per la foresta di Bregenz dove si trova il quartiere generale della sede produttiva, e le conoscenze medico-naturalistiche che si tramandano...
Continue reading
16 Apr

Una Nuova Vita Part 5

“S ei pronta?” mi chiede Michele eccitato. Se sono pronta? Credo di sì. È passato un anno da quel primo bacio e poi ne sono arrivati altri. Tanti altri. È arrivato anche l’ascensore — ma senza barrette e integratori — e poi la sua proposta di matrimonio. Ho evitato di cotonare i capelli, anche se è il giorno più importante della mia vita, non volevo rubare la scena a Dolores. “Sei bellissima”, dice Michele sistemandomi il velo, “ma ora dobbiamo andare… Felpa Rossa ti sta aspettando.” Mi guardo allo specchio per l’ultima volta, prima di uscire dalla mia stanza, e penso a quanto possa essere imprevedibile la vita. Non so se sarò una buona moglie, ma so che se sei pettinata bene e indossi un...
Continue reading
13 Apr

Eravamo quattro amiche al bar

Enrica Alessi scrittrice crem's blog
E ravamo quattro amiche al bar che volevano cambiare il mondo. Poi siamo cresciute, e anche se ci siamo limitate a cambiare la fetta di mondo che ci interessava, siamo ancora quattro e siamo ancora amiche: io, la Claudia, la Stephi e la Tilla. Io e la Stephi — con il ph della Philadelphia — eravamo in classe insieme alle superiori, ed è stata lei a presentarmi le altre due. Bazzicavamo nella stessa palestra in cui andavano tutti: il Master, quella in cui lo spinning era ‘la parabola della vita’, quello in cui lo spinning lo insegnavano due fichi da paura: Emilio e Andrea. Io ho sempre tifato per il primo: alto, moro, bello, abbronzato, con quell’aria da narcotrafficante che gli dava...
Continue reading
9 Apr

Una Nuova Vita Part 4

enrica alessi scrittrice l'amore ai tempi supplementari romanzo a puntate
C asa dolce casa. È lì che vorrei essere. È questo che mi dico mentre salgo in macchina, alla fine del mio primo giorno di lavoro, che definire catastrofico è quasi un eufemismo. Prendo il telefono e chiamo Michele. “Tesoro! Allora com’è andata?” esordisce in tono goliardico, ignorando la mia terribile giornata. “Un vero disastro. Il mio capo è una strega.” “La signora Molinari? Ma non hai detto che era un tesoro?” “Non parlo di lei, parlo di Olivia: la responsabile del reparto accessori. Credevo le servisse un braccio destro non un punching-ball…” Michi scoppia a ridere. “Descrivimela...
Continue reading
5 Apr

Un Tuffo Nel Passato

enrica alessi scrittrice crem's blog
M elissa attenta: c’è un altro semaforo a ore nove, e se non curvi lentamente, ti troverai la felce in braccio un’altra volta. Dannata forza centrifuga. Dopo dieci minuti di guida sicura, arrivo davanti a casa. Mi volto verso la felce: è immensa, devo chiedere aiuto a Cassandra — e legare Max all’albero durante questa operazione delicata. Afferro la maniglia della porta, immaginandomi ciò che mi aspetta, in quest’ordine: 1. Max che mi assale. 2. Cassandra che mi chiede se ho visitato qualcuno con un padrone carino — alla ‘che ce l’hai un gratta e vinci te?’ — (Pieraccioni, Il Ciclone, 1996.) Ma apro la porta e non trovo nessuno. Perché mi hanno abbandonato? Okay. Devo reagire. Forse sono solo usciti a fare una passeggiata. Ora, scaricherò...
Continue reading