Ha sempre avuto una grande passione per la moda e per il concetto della bellezza femminile, fin da quando era piccina, giocando con abiti e accessori della nonna. Paula Cademartori, designer italo-brasiliana, è riuscita a fare del suo sogno un lavoro e a trasferire la sua visione della moda nell’accessorio più amato dalle donne: la borsa. Una laurea in Industrial Design, il diploma Magna Cum Laude al “Master in Fashion Accessories” presso l’Istituto Marangoni di Milano, una collaborazione con la Maison Gianni Versace come Junior Accessories Designer e, dopo il certificato di “Young Fashion Manager” all’Università SDA Bocconi, Paula decide che è giunto il momento di fondare un marchio di borse che porti il suo nome. Partecipa a Who Is On Next e a Vogue Talents Corner che le danno l’occasione di fare il suo debutto nel panorama italiano e internazionale. Oggi i suoi accessori sono tra i più ambiti dal pubblico femminile. Siamo felici d’intervistare questo grande talento e di dedicare la nostra chiacchierata al pubblico di Glamour Russia.
Ciao Paula, questa tua grande predisposizione per la moda si è manifestata in tenera età, poi, sviluppandosi e maturando, si è diretta verso gli accessori in generale, ma quando hai capito che sarebbe stata la borsa il tuo per eccellenza e perché? Gli accessori sono sempre stati per me un punto di riferimento, fin da bambina, preferendoli addirittura ai giocattoli. Tagliavo sagome di carta per farne delle bambole da vestire come volevo, usavo le scatole da scarpe per costruire dei veri e propri “Interior” in miniatura. In Brasile mi ero già dilettata con scarpe e gioielli, ma dopo essermi trasferita in Italia e avere avuto la possibilità di affacciarmi a valide realtà artigianali che potessero permettermi di costruire un prodotto di qualità, ho realizzato l’importanza della borsa, che è lo scrigno segreto di ogni donna, un luogo in cui custodire un piccolo mondo e l’accessorio italiano per eccellenza. Per te creare una borsa non è semplicemente inventare un oggetto che sia bello, si può dire che la tua peculiarità sia quella di studiarne minuziosamente la forma e concepirne un’estetica che doni all’immagine femminile. Quali sono le caratteristiche che rendono una borsa “perfetta”? Assolutamente la funzionalità, una borsa deve poter contenere tutto il necessario, deve avere carattere ed essere indossata come un oggetto di design, la cui forma deve essere atemporale e dare una sorta di continuità, specie al giorno d’oggi, in cui le donne curano molto il loro aspetto, sono attente ai dettagli, alla qualità e continuamente alla ricerca di un pezzo che le distingua, ma che non abbia stagione. Il dettaglio, il design e il made in Italy fanno la differenza. Hai un’icona? Qualcuno a cui pensi spesso quando immagini e realizzi una tua creazione? Sono tante le donne che mi hanno ispirato e continuano ad ispirarmi, ma non quando creo…sono molto curiosa, non riesco a soffermarmi su un personaggio in particolare, vorrei che tutte le donne indossassero le mie borse! Quando immagino il “contenitore” penso sempre a come soddisfare un’esigenza comune a tutto il pubblico femminile. Immagino tante tipologie di donne per soddisfare la donna globale, che è un mix interessante di tante componenti. In quale città del mondo ami “rifugiarti” per trovare ispirazione? Adoro vedere, adoro viaggiare…amo Londra e Parigi, ma è Milano ad essere nel mio cuore, è una città che ha moltissimo da offrire, quella in cui la mia avventura è cominciata e ora è anche la mia casa! Non mi serve viaggiare per trovare ispirazione, sono una persona molto emotiva, mi basta la situazione giusta, la musica che mi piace ascoltare ed essere in sintonia con me stessa, ovunque mi trovi. Hai mai pensato di estendere la tua creatività ad altri accessori del guardaroba femminile? La mia linea continua a crescere, siamo passati da 9 a 18 modelli con questa pre-fall 2014-15. Sempre nell’ambito della pelletteria, mi piace esplorare territori a me ancora sconosciuti, in particolare con pezzi unisex che potranno essere indossati anche dal pubblico maschile. L’evoluzione è continua e inarrestabile, ci saranno tante novità nel prossimo futuro. Cosa pensi dello stile della donna russa? Indubbiamente è uno stile ricercato. E’ una donna molto attenta a ciò che sceglie d’indossare, non si limita ad essere aggiornata sulle tendenze del momento, ma è capace di crearne lei stessa, grazie al suo senso dell’estetica molto sviluppato. Penso a Elena Perminova, a Miroslava Duma, alla loro eleganza; per una designer che crea accessori è bello immaginare figure femminili così accorte ai dettagli. La Russia è il mio secondo mercato e sono molto orgogliosa che Department Stores importanti, quali ad esempio: Tsum, Bosco Ciliegi, Le Premier, abbiamo scelto il mio marchio. La nuova Carrie Bradshaw della serie televisiva “The Carrie Diaries” indossa una tua vasta collezione di borse. Ti immagino davanti alla tv, sintonizzata su una puntata di Sex and the City, avresti mai immaginato di poter accessoriare Carrie un giorno? Assolutamente no, quando il team mi contattò per avere gli accessori fu fantastico! La mia prima espressione, se non ricordo male, fu: “WOW!” E ancora oggi mi è difficile realizzare la grande visibilità che può offrirmi una situazione come questa. Da pochi giorni hai presentato a Milano la tua collezione per la prossima primavera estate, quali sono state le componenti ispiratrici che ti hanno permesso di immaginarla e realizzarla? Il senso del colore è sempre alla base di ciascuna delle mie collezioni, come del resto i materiali e i tessuti pregiati lavorati attraverso l’estetica di volumi e geometrie. L’idea è sempre quella di creare un oggetto senza tempo, capace di unire stile, arte, design e le mie origini brasiliane. Questa volta, a essermi stati d’ispirazione sono stati i neon grafici di Kleber Matheus, la visione neo-pop dei lavori di Eric Trine e Will Bryant, tra cui spicca l’installazione “Alley-Oop”, attualmente esposta a Los Angeles, e gli edifici dinamici e sensuali di Oscar Niemeyer, vere sculture monumentali più che semplici architetture. Sogno nel cassetto? Tantissimi!! Una settantina di monomarca al mondo!!! Sicuramente continuare a sviluppare il marchio e far crescere ancora la mia azienda. Avevo solo 26 anni quando la fondai, è stata una sfida, una grande esperienza di vita, specie se penso che la mia famiglia era in Brasile, sono passati quattro anni da allora e oggi sono immensamente felice di avere al mio attivo oltre 170 punti vendita che commercializzano il mio marchio…questo è già un grande traguardo per me.
She has always had a great passion for fashion and for feminine beauty since she was a child, playing with her grandma’s clothes and accessories. Paula Cademartori, an Italian-Brazilian designer, has succeeded in making her dream her real job and in transferring her fashion vision into the most beloved accessories ever: bags. Graduated in Industrial Design, a Magna Cum Laude degree at the “Master in Fashion Accessories” at the Istituto Marangoni in Milan, a collaboration with Gianni Versace as Junior Accessories Designer and, following her qualification as “Young Fashion Manager” at the SDA Bocconi University, Paula decided that it was time to establish her own brand creating bags. She took part in Who Is On Next and in Vogue Talents Corner which were the right occasions to mark her debut in the Italian and international fashion scenario. Today, her accessories are ones of the most longed for by women across the world. We are so glad to have the opportunity to interview this great talent and dedicate our chat to the readers of Glamour Russia.
Hi Paula, your talent for fashion already appeared when you were just a child, then, growing up, you have directed it towards fashion accessories in general but when did you realise that you would have created bags in particular, and why? Accessories have always been a point of reference to me, since a little girl, I used to play with fashion accessories rather than with toys. I used to cut paper silhouettes to create dolls that I could dress, I used shoe boxes to make real midget “interior design” settings. In Brazil, I had already created shoes and jewels but when I moved to Italy and experienced the excellent artisanal manufacturing that could allow me to make quality products, I understood the importance of bags, the secret casket of every woman, a place where to cherish a small world and the Italian accessory par excellence. When you create bags, you don’t just invent something beautiful, your peculiarity is that of taking care of your creations to the smallest detail, and design a shape that can enhance a woman allure. What are the characteristics that make a bag “perfect”? First of all, bags must be functional as they should be able to contain everything that is necessary, then bags should be like design objects, timeless pieces, especially today as women are interested in details and are constantly looking for something that can set them apart from the others yet eternal and beyond fashion trends. The details, design and Made in Italy make the difference. Do you have an icon? Someone you think of when you imagine and create your collections? There are so many women who have inspired me and continue to inspire my work but not when I’m in a creative phase…I’m extremely curious and I can’t focus my attention on one subject in particular, I would like any woman to wear my bags! When I imagine a “case”, I always think of how to meet a common need of women in general. I imagine different types of women to satisfy the needs of a global woman, an exciting mix of various elements. Which city in the world is your “shelter” to find your creative inspiration? I love to see, I love to travel…I love London and Paris but Milan is my city, a place that has so much to offer, the place where it all started and my home! I don’t need to travel to find my inspiration, I’m very sensitive, I simply need the right mood, the music I love and being in harmony with my emotions, wherever I am. Have you ever thought of extending your talent to other fashion accessories for women? My collection is constantly growing, we have increased the series from 9 to 18 models in this pre-fall 2014-15. Always remaining in the field of leather goods, I love to explore untamed areas, in particular unisex pieces that can be also worn by men. A continual and relentless evolution which will bring something new in a near future. What do you think of the style of Russian women? Without a doubt, they have sought-after style. A demanding and resolute type of woman when it comes to fashion, not only interested in following trends but able to create her own trend thanks to an evolved sense of aesthetics. I think of Elena Perminova and Miroslava Duma, of their elegance; for a designer of accessories, it’s marvellous to imagine such a sensitive type of woman. Russia is my second market in terms of sales and I’m very proud of the presence of my bags in important Department Stores such as Tsum, Bosco Ciliegi, Le Premier. The new Carrie Bradhsaw in “The Carrie Diaries” TV series wears many of your creations. I love to imagine you while sitting in front of the TV, watching an episode of Sex and the City, would you have ever imagined to accessorise Carrie one day? Not at all, when the team contacted me for my accessories, it was just incredible! I remember that my first reaction was “WOW!” and still today, I can’t really realise the great visibility of this opportunity. A few days ago you showcased your collection for next spring-summer, what was the major source of inspiration behind these creations? The sense of colour has always been at the core of my collections, as well as precious materials and fabrics manufactured taking into consideration the aesthetics of volumes and geometries. The idea is that of creating a timeless pieces, able to merge style, art, design and my Brazilian origins. This time, my sources of inspiration were the graphic neon lights by Kleber Matheus, the neo-pop vision of neo-pop vision of Eric Trine’s and Will Bryan’s works and in particular the “Alley-Oop” setting currently showcased in Los Angeles, and Oscar Niemeyer’s dynamic and sensual buildings, real monumental sculptures and not mere architecture.Your secret wish? So many!! Seventy or more flagship stores across the world!!! Being able to continue to develop my brand and my company: I was just 26 when I founded it, it was a big challenge, a great life experience, in particular if I think that my family was in Brazil and I was alone. Four years have passed and today I’m so proud of my 170 points of sale for my brand..this is already a big goal.