i spieghi perché punti la sveglia alle sette, quando sai benissimo che non sarai in piedi prima delle sette e trenta? Potresti guadagnare mezz’ora di sonno, eppure quel lasso di tempo ti serve per renderti conto di essere ancora al mondo, per riorganizzare le idee, per riuscire a svegliare le bimbe più o meno in questo modo: forza ragazze! – Niente. Amori miei buongiorno, è ora di alzarsi! – Che razza di esempio stai dando loro, incitandole da sotto le lenzuola? Bambine coraggio, dobbiamo andare a scuola! – Dobbiamo è una parola grossa. Porca troia, sono le otto meno un quarto! E con un balzo felino salti giù dal letto, corri nella loro cameretta e le supplichi in ginocchio di correre in bagno. Pipì, bidet, sapone, dentifricio e spazzolino. Protesta generale per i vestiti che hai scelto per loro la sera prima, seguita da crisi isterica – tua – in cui valuti alla svelta se cambiare loro i connotati o sostituire semplicemente il pezzo del guardaroba che ha causato il dissenso nella camerata. Colazione prêt-à-porter – avvolta in uno scottex – perché non c’è tempo di farla seduti a tavola, compilazione del buono pasto per la scuola, preparazione del panino di metà mattina – uno col crudo, l’altro col cotto – ispezione dello zaino con relativo smaltimento della bottiglietta d’acqua del giorno precedente e rifornimento con una nuova, chiusura del grembiulino, intimazione ad allacciare le scarpe, spazzolatura ai capelli – breve e dolorosa – seguita da carezza sul viso con cui verifichi se è stata applicata la crema idratante per evitare che l’epidermide assomigli a un foglio di carta vetrata. Pulizia delle lenti degli occhiali, posizionamento degli stessi sul naso della più piccola, bacio di rito e infine, chiusura/sbattimento della porta che riassume un mix di sollievo e nostalgia, in cui ti chiedi: ma non sarebbe stato meglio svegliarsi prima ed evitare di fare tutte le cose di corsa? Potrebbe essere, ma anche il sole non sale in pista così su due piedi, ha bisogno del suo tempo per levarsi alto nel cielo. Il mattino ha l’oro in bocca, ma anche il silenzio è d’oro e quei pochi minuti passati tra sonno e veglia valgono più di qualsiasi lingotto, perché ti fanno sentire come un’alba, che segna il passaggio tra la notte e il giorno.
Can you tell me why you always set your alarm clock at seven even of you know that you’ll never get up before half past seven? You could well save half an hour of good sleep but that amount of time is necessary to realize that you’re still alive, make up your mind and wake the children up more or less this way: Get up girls! – Nothing. My dear girls, it’s time to wake up! – What example are you giving them if you’re still in bed too? Girls, get up, we must go to school! – Must is a strong word. What? It’s a quarter to eight! And with a jump you get off the bed, run into their bedroom and beg them to wake up. Wee-wee, washing, brushing teeth. General protest for the clothes you chose for them the day before, followed by a hysteria- yours – during which you consider the idea of changing their facial traits or simply changing the piece of cloth that caused the riot. Prêt-à-porter breakfast – wrapped into blotting paper – as we’ve got no time to serve it at home, filling of the lunch ticket for the school, a sandwich for their break – one with cured ham and the other with smoked ham – inspection of their school bags and disposal of the bottle of water of the day before, refilling with a new one, school smock on, a formal notice to convince them to tie their shoes, hair brushing – short and hard – followed by a sweet caress on their face to check if they have some cream on to avoid a glass-paper effect skin. Cleaning of glasses lenses, positioning of glasses on the nose of the younger girl, a kiss and then shutting of the door, the summary of a mix of relief and nostalgia during which you wonder: Hadn’t it better get up earlier and not rush? It could be but even the sun doesn’t rise so quickly, it needs time to be high in the sky. Early to bed, early to rise but also silence is important and those few minutes half sleeping and half awake are worth it, as they make you feel like a sunrise marking the passage from dusk till dawn.
Trousers: JBRAND
Shirt: MIU MIU
Cardigan: GIVENCHY
Shoes: MIU MIU
Eyewear: MIU MIU
Bag: CHLOÉ