L’ho visto e vi consiglio di andare a vederlo. Si dice che “I sogni segreti di Walter Mitty“, diretto e interpretato da Ben Stiller, sia il nuovo Forrest Gump, io non sono d’accordo, ma la storia, già passata sul grande schermo ne 1947 con “Sogni proibiti” e basata sul racconto di James Thurber “The Secret Life of Walter Mitty“, raccontata con l’ironia di questo grande personaggio del cinema americano è senz’altro piacevole. La rivista LIFE è in crisi, molti posti di lavoro sono a rischio, il protagonista, Walter Mitty, è a capo dell’unità addetta alla fotografia, allo sviluppo dei negativi di ogni singola immagine pubblicata e ovviamente responsabile delle foto di copertina di questo pilastro editoriale statunitense. Sean O’Connel, interpretato dal sempre più affascinante Sean Penn, è un fotografo di fama internazionale che ha sempre avuto un contatto diretto con Walter, anche se di tipo “epistolare”, e, dopo essere venuto a conoscenza della terribile situazione in cui si trova la società, manda al protagonista una serie di negativi, un biglietto d’auguri e un regalo di compleanno: un portafoglio con incisa una frase dedicata. Si complimenta per il lavoro svolto insieme in questi anni e gli chiede di piazzare il negativo n.25, la quinta essenza, nell’ultima copertina del giornale. Ma quel negativo non si trova…senza di lui, non ci sarà nessuna copertina e il suo posto di lavoro sarà perso per sempre. Walter ha sempre avuto una vita molto piatta, ha sempre viaggiato con la fantasia, immaginando scene di vita che avrebbe voluto vivere perché troppo lontane dalla sua realtà, ma ora il viaggio inizia davvero…c’è in gioco troppo…il suo lavoro e l’amore per una collega su cui deve fare colpo. Recuperare il negativo segna la svolta e fa cambiare la sua vita per sempre. Si mette sulle tracce del fotografo, non così facilmente rintracciabile e raggiungibile, un giro per il mondo per smettere di sognare e cominciare a vivere. Il protagonista, che all’inizio del film ci appare come un noioso e preciso impiegato privo di interessi, piano piano si rivela. Il secondo tempo si apre con una lunga discesa sul suo skateboard, quella performance su rotelle è il simbolo della dedizione al suo lavoro, è l’emozionante dimostrazione che tutti noi, anche se non siamo degli eroi e non abbiamo una vita da copione, siamo bravi in qualcosa ed è proprio quel qualcosa che può portarci ovunque vogliamo arrivare. Tutti noi abbiamo qualcosa di speciale, possediamo capacità eccezionali e con esse contribuiamo a scrivere un pezzo di storia del nostro universo…piccolo o grande che sia!
“STOP DREAMING, START LIVING” – I’ve watched it and I recommend you see it. It’s been said that “The secret life of Walter Mitty“, directed and starred by Ben Stiller, is a new Forrest Gump, I don’t agree but the story, already a film in 1947 “Secret Dreams” and based on the novel by James Thurber “The Secret Life of Walter Mitty“, told with the irony typical of this leading figure of American movie is delightful. LIFE magazine suffers from financial trouble, workplaces are at risk, the protagonist, Walter Mitty, is the photo archive manager, his task is to develop the negative of every single photograph and of course he’s in charge of the cover image of this iconic American magazine. Sean O’Connel, starred by the charming Sean Penn is a world-famous photographer and he’s always had a direct contact with Walter, even if of an “epistolary” type, and, once become acquainted of the situation of the magazine, he sends Water a series of negatives, a greeting card and a birthday present: a wallet with a dedication. He congratulates for the great job done over the years and he asks to use the negative number 25, the quintessence of life, for the last cover of the magazine. But Walter can’t find the negative anywhere…without it there will be no cover and he will lose his job. Walter has always had a monotonous life, he has always travelled with his imagination, depicting moments that he would have loved to live as too far from his daily routines but now the real journey can start…he plays for high stakes…his job and a colleague he’s love with and he wants to impress. His mission to recuperate the negative is the turning point of his life. He sets off to find the photographer, which is nota n easy task, a journey across the world to stop dreaming and to start living. The protagonist who at the beginning of the film appears as a boring and meticulous employee with no interests, reveals his true nature. A long slope on his skateboard, the symbol of his dedication to his job, is the proof that everybody of us, even if not heroes and without a thrilling life, is good at something and that something can lead us wherever we want to. Everyone has something special, extraordinary abilities with which we give our personal contribution, either little or big, to write the history of the world!
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