E
d eccole: le scale del mio ufficio. Di certo non sono ripide come quelle di Positano, ma sono senza dubbio più dolorose. Sono ufficialmente tornata al lavoro e stamattina credo sia meglio prendere l’ascensore. Entro, spingo il terzo piano e mi conforto tenendo le braccia al petto, pensando che una delle cose di laggiù è venuta con me: la mia splendida abbronzatura. Apro la porta dell'ufficio e c'è un freddo terrificante. Ma chi ha acceso l'aria condizionata? Chi può farmi questo? Lei è una nemica della tintarella. E lì ad aspettarmi: Bianca e Chiara – di nome e di fatto.
“Ciao ragazze!” dico entusiasta cercando di camuffare quel senso di malinconoia, tipico di chi è appena rientrato dalle...