È
una calda domenica di primavera, me ne sto sdraiata in giardino, guardando il prato che ho di fronte e quella piccola aiuola sulla destra. Sospiro e la mia mente va indietro nel tempo. Giaco e io siamo sposati da due anni e nessuno dei due ha ancora parlato di bambini, l’argomento è taboo. Sembra una scena di vita già vissuta: assomiglia a quella della proposta di matrimonio. Prima che succedesse, nessuno dei due aveva mai pronunciato quella parola. Ma nonostante questa volta sia disposta a scommettere che a Giaco basterebbe un cassonetto per convincersi a diventare padre, sono io a non essere pronta per una cosa così grande. Perché un cucciolo al guinzaglio riesce a sciogliermi, e di fronte a un...