C
arola ha cinque anni e ha deciso cosa vuole fare da grande. E io me ne sto beata a leggere sul divano, ignara di una scelta di vitale importanza.
"Mamma dai, metti giù il libro e vieni a giocare con me."
Potrei chiederle di aspettare, mi mancano solo due capitoli per scoprire chi è l'assassino, ma già si capisce che è il maggiordomo. Decido di seguirla. Mi alzo dal divano, mi infilo le ciabatte e la raggiungo nella sua cameretta. Apro la porta e in automatico si attiva quel meccanismo di autodifesa che prevede di buttare gli occhi al cielo, contare fino a dodici e trovare conforto nel fatto che almeno in soppalco non è esplosa una bomba Molotov.
Dopo tredici secondi...