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2 Feb

Lo strizzacervelli — e non è il film con Walter Matthau

enrica alessi storie di ordinaria follia
         
N on so dire di preciso cosa abbia riacceso questa fiamma, ma di fatto, Milano è una città che mi ha sempre stimolato a migliorarmi, e dopo la mia presentazione di dicembre, ho deciso che se voglio crescere professionalmente, devo lavorare sulla mia personalità e avere maggiore fiducia in me stessa. Ma il problema — come suggeriscono Emma e Carola — è che io da me stessa pretendo sempre troppo. E spesso, le mie aspettative molto alte si traducono in grandi delusioni difficili da gestire. Il continuo mettermi alla prova dimostra chiaramente che, seppure sia un’eterna insicura cronica, sotto sotto, sono anche la mia prima fan. #DajeEnri. Ci sono azioni che a qualcuno non creano alcun tipo di ansia e per...
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22 Gen

Noi siamo infinito — e non è il film con Emma Watson

enrica alessi storie di ordinaria follia
 
È  quattro giorni che sono in casa con il pigiama e la vestaglia di E.T e non è un bel vedere. Sto lavorando al romanzo da diciotto ore e ho bisogno di prendermi una pausa. Mi alzo dal letto su cui stavo scrivendo, faccio attenzione a non calpestare il cane che è rimasto con me per tutto il tempo e scendo di sotto a controllare cosa sta facendo la cumpa. Emma studia, Carola guarda la tv, Giaco russa sul divano: che bel quadretto. “Corola abbassa un po’ il volume: papà sta dormendo.” le raccomando. “Non sta dormendo mamma, sta russando e io non riesco a sentire la musica della sfilata di Victoria’s Secret.” “Stai guardando la sfilata di Victoria’s Secret?” chiedo basita. “Mamma,...
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18 Gen

On writing — e non è il romanzo di Stephen King

enrica alessi storie di ordinaria follia
 
S ono una fan del concetto di squadra. Sono il D’Artagnan di famiglia. “Tutti per uno, uno per tutti!” Lo dico sempre alle bimbe: collaborare rende tutto più semplice, ma nove volte su dieci, chi collabora siamo solo io e Giaco — e qualche volta, canna anche lui. Ma per quanto i miei super poteri mi galvanizzino, visto che solo io mi accorgo delle briciole sul pavimento, dei piatti sporchi nel lavandino e della cacca di Sissi nella lettiera, penso sia giunto il momento che anche le bimbe si rendano utili e pronte a battersi per la causa. L’unione fa la forza. Sto scendendo le scale per andare da loro e gradino dopo gradino, penso a come formulare la mia richiesta. Mi serve un...
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11 Gen

Ricordati di me — e non è il film con Laura Morante

enrica alessi storie di ordinaria follia
 
E mma lo sa già e con Carola siamo agli sgoccioli. Sarà questa la sua ultima letterina a Babbo Natale? Sarà l’ultima vigilia in cui preparerà latte, biscotti e carote per lui e per le renne? Sarà l’ultimo anno in cui correrà a svegliarci per dirci che è arrivato e che le ha portato i regali? Non so se sono pronta a separarmi da tutto questo, ma d’altro canto, mi rendo conto che undici anni sono undici anni: dovrei dirle la verità? Cerco di capirlo. Sono gli inizi di dicembre, siamo tutti a tavola e stiamo cenando, quando con nonchalance le chiedo: “Hai scritto la letterina a Babbo Natale?” Questo dovrebbe farmi capire se ci crede ancora oppure no, ma Emma...
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4 Gen

The Dreamers — e non è il film con Eva Green

enrica alessi storie di ordinaria follia
       
H o prenotato i biglietti del treno, questa volta è Giaco che mi accompagna a Napoli, ma c’è solo una cosa che non ho ancora capito: come ci si veste per andare a presentare un libro che ha la faccia di un manuale per mamme, in una scuola di teenagers? Jeans, felpa e scarpe da ginnastica mi toglierebbero vent’anni? Non credo, non avrebbero inventato il botox, e a ogni modo, non mi serve un elisir di eterna giovinezza, ma qualcosa che faccia emergere il mio spirito giovanile. Che ci vuole? Ci vuole Robbi, che oltre a essere il mio personal trainer, è anche regista, costumista e stylist presso se stesso. “Allora Enri: jeans, felpa e sneakers non vanno bene...
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31 Dic

Jerôme stiamo arrivando

not for fashion victim enrica alessi
     
A ll’apparenza, il libro di Enrica mi era sembrato innocuo, ma di fatto, anche se sono rimasta ferma a pagina sette, il mio istinto materno è cresciuto in maniera esponenziale: non sono riuscita a separarmi dalla famigliola canina — nemmeno per un weekend. Ritengo che in questo momento delicato, genitori e cuccioli debbano rimanere uniti, nel luogo a cui sono abituati: casa mia. Il dottore ha sorriso, mi ha abbracciata e ha lasciato la bomboniera sul tavolo da pranzo: una slot machine ferma su tre cuori. Esiste niente di più kitsch? Non saprei, però è originale. “Cara Melissa, finalmente stiamo per conoscerci. Il mio volo atterrerà venerdì a Bologna alle 19,05. Io e Nicholas prenderemo un taxi per raggiungerti, puoi darmi l’indirizzo? Ceniamo insieme? Mi hanno...
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24 Dic

La cicatrice

not for fashion victim
     
E dire che mai avrei immaginato di affrontare Mila. Più ci penso e più mi convinco che io stessa non smetterò mai di stupire me stessa. Contro ogni previsione, sono andata dritta al punto senza esitare: volevo che sapesse che idea mi sono fatta di lei, di suo figlio e di questa situazione assurda. Il telefono è sul mio comodino, lo afferro con foga e cerco in rubrica il nome della donna che ha travolto la mia serenità. Lo trovo e mentre premo il pulsante verde che inoltrerà la chiamata, mi chiedo perché abbia aspettato tanto a decidermi. Ma poco importa ormai: Mila ha già risposto. “Ciao Melissa, che piacere...
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