To top
21 Mar

Giorni di tuono — e non è il film con Tom Cruise 

enrica alessi storie di ordinaria follia
 
R icordo che quando giunse il momento di prendere la patente, tutte le mie coetanee  erano eccitate, io no. Sono sempre stata atipica — o atopica come la demartite: mi sono sempre manifestata in modo eccentrico e bizzarro. Non avevo gioito nemmeno per i miei diciott’anni, il fatto di entrare ufficialmente a far parte del mondo degli adulti non mi ha mai entusiasmata. Mi sarei trasformata anch’io: avrei smesso di vivere di sogni, sarei diventata concreta e responsabile e il mio spirito creativo ne avrebbe indubbiamente risentito. A ricordarmi, però, che i sogni è meglio inseguirli con la macchina, fu mia madre, che aveva preso la patente molto tardi e non voleva che ripetessi il suo stesso errore. “Andrai a scuola...
Continue reading
20 Mar

Insieme per caso — e non è il film con Kathy Bates 

enrica alessi storie di ordinaria follia
 
N eanche le mie figlie mi riconoscono più. Dov’è finita la mamma di prima? Quella che alla domanda: “mami, mi spieghi cos’è il Coronavirus?” rispondeva usando frasi che aiutassero a non avere paura? Non c’è più. Se all’inizio la questione riguardava solo la Cina, in breve tempo, il Covid 19 comincia a espandersi e arriva anche in Italia. La situazione è delicata, eppure, nonostante i precedenti, tv e giornali tendono a smorzare i toni, non vogliono allarmare le persone: è il panico il vero nemico. C’è addirittura chi sostiene che sia più letale una normale influenza di questo virus. E invece non è vero. Poco più tardi, l’Italia diventa il terzo paese più contagiato, le regioni più colpite sono al nord, la settimana...
Continue reading
8 Feb

Café Society — e non è il film con Woody Allen

enrica alessi storie di ordinaria follia
 
H o sempre adorato la famiglia Addams e per deformazione professionale, c’è una puntata in particolare che non ho mai dimenticato: quella in cui Morticia, già sposata con figli, decide all’improvviso di diventare una scrittrice. Presa dall’impeto narrativo, chiede a Lurch di portare in cantina la mitica poltrona di vimini e decide di rimanere lì a tempo indeterminato, fino a che non avrà terminato il suo romanzo. Gomez, che al solo sentirla pronunciare  parole in francese va in estasi, soffre moltissimo di quella lontananza provocata dal suo isolamento creativo. E se nella puntata, Morticia si rivela una pessima scrittrice e tutto torna come prima, io, invece, continuo a vivere nel desidero di appartarmi. Mi prendo spesso lunghi momenti di reclusione...
Continue reading
22 Gen

Noi siamo infinito — e non è il film con Emma Watson

enrica alessi storie di ordinaria follia
 
È  quattro giorni che sono in casa con il pigiama e la vestaglia di E.T e non è un bel vedere. Sto lavorando al romanzo da diciotto ore e ho bisogno di prendermi una pausa. Mi alzo dal letto su cui stavo scrivendo, faccio attenzione a non calpestare il cane che è rimasto con me per tutto il tempo e scendo di sotto a controllare cosa sta facendo la cumpa. Emma studia, Carola guarda la tv, Giaco russa sul divano: che bel quadretto. “Corola abbassa un po’ il volume: papà sta dormendo.” le raccomando. “Non sta dormendo mamma, sta russando e io non riesco a sentire la musica della sfilata di Victoria’s Secret.” “Stai guardando la sfilata di Victoria’s Secret?” chiedo basita. “Mamma,...
Continue reading
21 Dic

La scuola — e non è il film con Silvio Orlando

N on ho mai visitato Napoli, sono passata solo dalla stazione, prima di raggiungere la costiera, il resto è ancora da scoprire. Il destino cerca di porvi rimedio, quando la professoressa Manno, che ogni anno partecipa con i suoi studenti alla rassegna di Positano, ‘Mare, Sole e Cultura’, mostra interesse per il mio libro e mi invita nel liceo in cui insegna per poterlo presentare ai ragazzi. Sono felice, entusiasta, lusingata, commossa, che altro? Finalmente avrò l’occasione di parlare del vero amore che è nascosto tra le righe di Prêt-à-bébé: quello nei confronti di noi stessi: la componente necessaria di una vita felice. La mail arriva alla fine di settembre e anche se mancano due mesi, inizio a imbastire un discorso. “Allora...
Continue reading
14 Dic

La banda degli onesti — e non è il film con Totò e Peppino

enrica alessi storie di ordinaria follia
     
N el mese di dicembre, a fronte delle trasferte settimanali preventivamente programmate per promuovere il mio libro — che neanche Dante dopo la Divina Commedia — ho deciso di risparmiare tempo tenendo la valigia sotto il letto. E seppure per una donna riempirla non sia mai cosa semplice, anche stavolta ce l’ho fatta. Il necessaire della mia avventura romana comprende: 1 blazer nero con volant lilla sulle spalle in stile ‘Mrs Mazinga Z’, comprata con Ringhio da Zara la settimana precedente. 1 pantalone nero con banda smoking e orlo a penzoloni — che fingerò di aver scucito in loco, pochi secondi prima della presentazione con il tacco della scarpa che ho scelto per l’occasione. 1 Manolo Blahnik comprata a Saint Tropez un...
Continue reading
5 Dic

Parole e musica — e non è il film con Tom Drake

storie di ordinaria follia
       
D a bambina il mio feticcio era il microfono che non ho mai avuto, e che sostituivo con la scopa, con il tubetto di lacca di mamma o con quello di schiuma da barba di papà. Nemmeno sapevo cosa fosse un amplificatore da cui fare uscire la voce e nemmeno mi importava, perché la sensazione eccitante di cantare a squarciagola, dentro la mia cameretta, bastava e avanzava. Ancora oggi, se mi impegno, la mia versione di ‘noi Puffi siam così, noi siamo Puffi blu’ è identica a quella di Cristina D’Avena. Crescendo, ho cercato di imitare le cantanti più inarrivabili: Alanis Morissette, Meredith Brooks, Dolores O’Riordan, spingendomi pure a diventare la solista di un gruppo tutto al femminile che...
Continue reading