P
er scrivere le favole ci vuole immaginazione. Tanta immaginazione. E quando si è grandi, serve un buon pretesto per buttarne giù una: il mio si chiama Emma. Emma che deve fare i compiti e scrivere una favola con una morale. Chi troppo vuole nulla stringe: la frase che mi ripeto io quando trovo un parcheggio, ma è troppo lontano dalla destinazione che devo raggiungere. – Ecco perché poi metto la macchina sotto curva, sulle strisce o davanti alle pattumiere. Comunque, questa è la prefazione che introduce la favola di oggi e se ce ne saranno altre non lo so, dipende se arriva un altro buon pretesto.
IL MILLEPIEDI E LA LUMACA
(Ogni riferimento a persone e cose è puramente casuale)
C’era una...