E
lì, con la stessa eccitazione di un cavaliere che è riuscito a mettere in salvo la fanciulla, esco dall’ufficio di Javier e mi precipito da Olivia per raccontarle l’accaduto. Apro la porta convinta di servirle il mio scalpo su un piatto d’argento, ma Serena è già arrivata ed è seduta alla sua scrivania.
“Buongiorno Eva!”
“Ciao, come va?”
Olivia non le dà il tempo di rispondere. “Hai novità?” mi chiede trepidante.
La discrezione non è certo il suo forte: alla parola novità, Serena rizza le orecchie.
“No, nessuna, ma se hai un attimo, vorrei farti vedere una cosa.”
Il bluff è diventato il mio mestiere.
Quando ho iniziato a lavorare qui, ero il punchball di Olivia: passavo la maggior parte del mio tempo nella...